Jackie – dalla Storia, passando per il grande schermo, ecco come nasce un Mito


Jackie. Un film di Pablo Larrain. Con Natalie Portman, Peter Sarsgaard, Greta Gerwig, Billy Crudup, John Hurt, Richard E. Grant.

Film biografico sulla vita di Jacqueline Kennedy, a pochi giorni dall’assassinio di suo marito, John Fitzgerald Kennedy.

TRAMA

Pochi giorni dopo la morte di suo marito, il presidente J. F. Kennedy, Jackie vuole rilasciare un’intervista per raccontare al mondo la sua versione dei fatti. Non permetterà però che tutto quello che narrerà e che lascerà trasparire finisca nero su bianco. Il giornalista dovrà ricevere la sua approvazione, prima di pubblicare l’articolo. E così, tra una sigaretta e l’altra (ma ricordatevi che lei non fuma), inizia a far riemergere tutti i ricordi di quei giorni terribili.

JACQUELINE LEE BOUVIER KENNEDY (ONASSIS)

Jacqueline, o come è meglio conosciuta, Jackie, è stata una delle donne più misteriose e criptiche che il mondo abbia conosciuto. Nessuno ha mai capito appieno, quello che pensava davvero. Era una donna, che verrà ricordata per sempre, a seguito di uno degli eventi più tragici che gli Stati Uniti d’America abbiano ospitato. Dopo aver frequentato la Sorbona, ed essere diventata un’esperta nelle lingue straniere, va a lavorare per il Washington Times, ed è così che incontrerà il suo futuro marito. Dopo l’elezione a Presidente degli Stati Uniti d’America, ed essersi così trasferita nell’abitazione a loro riservata, la Casa Bianca, Jackie a soli 34 anni, diventa una delle First Lady più giovani di sempre. Ogni Presidente, ha a disposizione una certa cifra (oggi sono 100.000 dollari), per ammodernare, modificare, arredare, le stanze private e gli uffici a suo piacimento. Jackie, in quel periodo, cercò e ricomprò tutti gli oggetti che gli altri Presidenti avevano venduto, trasformando l’abitazione come un vero e proprio museo della Storia Presidenziale Americana.

THE WHITE HOUSE TOUR

Nel 1962, per la prima volta nella storia americana, la Casa Bianca apre le sue porte alle telecamere della televisione. Viene girato un documentario, dove Jackie, come una perfetta padrona di casa, ci invita ad entrare, e ci accompagna in giro per le sontuose stanze della casa, illustrando i vari cambiamenti, e raccontando quello che avviene nella loro vita quotidiana. Nel film questo passaggio viene riportato fedelmente, e già lì possiamo notare come Jackie si adoperasse a diventare una persona che sarebbe stata ricordata. Il suo personale gusto estetico e di stile, stava marcando anche uno dei simboli del Paese che rappresentava, e su cui avrebbe lasciato il segno.

22 NOVEMBRE 1963

Durante uno dei viaggi presidenziali, dopo aver visitato la base della NASA ad Houston, il Presidente J.F. Kennedy e sua moglie Jackie, volarono a Dallas. Mentre con la vettura presidenziale, insieme al governatore del Texas e sua moglie, passavano in mezzo ad uno corteo di gente venuti ad acclamarli, ci furono degli spari, ed il Presidente venne colpito mortalmente alla testa. Jackie, come viene ribadito più volte anche nel film, gli prese subito la testa fra le mani, per cercare di fermare il sangue e non far uscire pezzi di materia cerebrale. Purtroppo per il Presidente non ci fu nulla da fare, e tutta la delegazione tornò sul Air Force One, per riportare a casa Jackie e il defunto Presidente. Jackie quel giorno indossava quello che sarebbe diventato il famoso tailleur rosa di Chanel, che decise di non togliersi, pur essendo macchiato del sangue del marito, per mostrare al mondo intero quello che avevano fatto. Già in questa occasione, pur nella sua tragicità, Jackie seppe riservarsi un posto d’onore nello svolgersi degli eventi.

IL FUNERALE

Jackie, fin da subito capì che doveva far qualcosa per far si che il marito venisse ricordato nei tempi futuri. Mentre è in ambulanza con il cognato, dopo che è stata fatta l’autopsia sul corpo del defunto presidente, domanda agli infermieri se sapessero chi erano James A. Garfield William McKinley (due presidenti entrambi assassinati durante il loro mandato) e tutti risposero di no. Poi chiese invece se sapessero chi era Abraham Lincoln e cosa avesse fatto e la risposa fu chiara: certo, era il sedicesimo Presidente degli Stati Uniti d’America, ha vinto la guerra civile ed abolito la schiavitù. Da lì, in quel preciso momento, con quella risposta, il percorso che deve seguire si fa chiaro nella sua testa. Si informa come si era svolto il funerale di Lincoln, e decide che quello di suo marito dovrà essere uguale. Il film si concentra maggiormente su questi giorni di organizzazione. Viene mostrato quello che Jackie vuole fare, in nome del defunto marito, in nome del posto d’onore che vuole gli sia riservato. In realtà poi, ammetterà che forse l’ha fatto più per se stessa, per assicurarsi un posto nella storia e non venire dimenticata dal popolo americano e non dopo che si sarà ritirata a vita privata. Jackie, insieme ai due figli, percorrerà a piedi tutta la strada che il feretro farà, dalla Casa Bianca al cimitero dove verrà sepolto il marito. Questo diventerà uno dei simboli di coraggio dimostrati dalla donna.

CONSIDERAZIONI FINALI

In sé, è’ stato un film un po’ confuso per quel che mi riguarda. Non ho ben capito quale fosse lo scopo del regista, e dove volesse arrivare con la realizzazione di questa pellicola. Forse questa confusione è anche dovuta molto al personaggio che doveva rappresentare. Una Jackie misteriosa, con sue idee precise che fossero giuste o sbagliate, una donna capace di calpestare molti piedi per arrivare dove voleva. Una donna che ha lasciato un’impronta su questo pianeta, e che verso la fine del film viene rappresentata dai manichini simili a lei che vengono disposti nei negozi di tutta l’America.

Il film ripercorre quei terribili giorni, vissuti da una donna, una vedova, che è consapevole del ruolo che ricopre, e che sa che dovrà fare di tutto per non cadere nel baratro dell’indifferenza in cui la morte del marito può portarla. Alla fine non era lei il Presidente, ma si è comportata come se fosse lei la protagonista assoluta e forse è stato proprio così.

Una delle cose più reali e crude che mi hanno colpito è stato il giuramento effettuato dal nuovo Presidente degli Stati Uniti, Lyndon B. Johnson, sull’aereo che riportava a Washington: Jackie, il corpo del Presidente Kennedy, e tutta la delegazione americana, a pochissime ore dalla sparatoria. E’ stata una cosa talmente assurda ed innaturale che a poche ore di distanza dall’uccisione di un uomo, si eleggesse già il suo successore. E mi è sembrata ancora più assurda in quanto è successo per davvero, e non solo come un momento frutto di fantasia del regista. La nazione doveva avere il suo capo, anche se il corpo del suo predecessore era ancora caldo. E Jackie ha avuto la forza ed il coraggio ad assistere a tutto ciò.

In ogni caso ho comunque trovato la trama un po’ disconnessa, con una serie di flashback dovuti ed obbligati, ma che a volte fanno perdere un po’ il filo del discorso.

CI E’ PIACIUTO: L’interpretazione di Natalie Portman nel ruolo di Jackie è stata magistrale e le è valsa una candidatura agli Oscar come Miglior attrice protagonista. Ha dichiarato che interpretare una donna così misteriosa non è stato semplice, e che comunque, anche dopo aver indossato i suoi panni resta un mito avvolto in un velo di mistero. Jackie aveva un accento molto particolare che le ha dato del filo da torcere. In ogni caso credo che se la sia cavata molto egregiamente.

NON CI E’ PIACIUTO: il film non segue lo svolgersi degli eventi in ordine cronologico, e forse questa è stata la pecca che crea più confusione al suo interno. Molte volte passiamo da una scena all’altra senza un filo logico che le unisca. Forse se si fosse seguita una scaletta più ordinata anche la trama stessa sarebbe stata più avvincente. A tratta era lievemente noiosa.

SE VI E’ PIACIUTO: J.F. Kennedy, ed i Kennedy in generale, hanno segnato più volte la storia americana, e quindi sono stati più volte protagonisti di numerosi film. I più importanti che possiamo ricordare sono: JFK – Un caso ancora aperto di Oliver Stone, Parkland di Peter Landersman, Bobby di Emilio Estevez ed An American Affair di William Olsson.

PER APPROFONDIRE: esistono numerosi strumenti per approfondire nel dettaglio gli eventi narrati nel film, o tutto quello che ne fa di contorno. Internet, film, libri, inserendo le parole chiave ci si apre un mondo. Essendo basato su un fatto realmente accaduto, potete trovare un sacco di risultati correlati fra loro, che vi faranno incuriosire ancora di più e che faranno scoprire altre parole chiave fino a darvi un quadro delineato di tutto. Provate solo a digitare su Google Jacqueline Kennedy.

UNA CURIOSITA’: L’attore che interpreta il Presidente John F. Kennedy, si chiama Caspar Phillipson, è danese, ed è stato scelto su Facebook. Inoltre, nell’unica scena in cui ha avuto l’opportunità di parlare, nella pellicola originale è stato doppiato con la vera voce di JFK.

Ecco a voi il Trailer ufficiale in italiano

 

+ Non ci sono commenti

Aggiungi