Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali


Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali. Un film di Tim Burton. Con Eva Green, Asa Butterfield, Samuel L. Jackson, Judi Dench, Rupert Everett. 

Jacob è un bambino che, come tutti gli altri, è stato cresciuto con racconti e favole, pieni di magia, mistero e mostri. Le storie avevano come protagonisti dei bambini speciali, amici del nonno durante la sua gioventù, e raccontavano le avventure che il nonno e i suoi amici avevano vissuto. Jacob credeva fermamente nei racconti del nonno, e da grande diceva che sarebbe diventato un esploratore! Diventato grande però, e deriso dai suoi amici e dagli adulti che non credevano ai suoi racconti, dovette affrontare la realtà, e rinnegare quel che il nonno gli aveva sempre raccontato. Quando il nonno morì, però, in seguito a circostanze poco chiare, si preparò a partire per una vacanza, insieme a suo padre, alla ricerca della verità su quei racconti, su Miss Peregrine e su tutti i bambini speciali che vivevano nella sua casa.

Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali è l’ultimo film, uscito al cinema, diretto da Tim Burton. Esso è l’adattamento cinematografico del romanzo La casa per bambini speciali di Miss Peregrine, scritto da Ransom Riggs nel 2011.

Anche se il titolo e la categoria lo possono classificare come un film per bambini, in realtà, esso è una pellicola con un tocco un po’ horror e un po’ fantasy che solo i film di Burton possono avere.
Sono un esempio i ragazzi speciali al centro del film. Sono bambini tanto dolci e carini, che però hanno intorno a loro un aria un po’ sinistra che, soprattutto all’inizio insinuano il dubbio se crederli buoni o cattivi.

Cosa succede quando un ragazzo, vede morire il suo nonno preferito? Può essere che, in preda ad uno shock, veda ed immagini cose che in realtà non esistono, cose inventate dal suo cervello per proteggersi dal dolore che sta provando in quel momento.
Cosa succede se, il ragazzo a cui è morto il nonno preferito, è stato cresciuto con storie fantastiche che ora affollano la sua mente? Succede che, come è successo a Jacob, non convinto della morte del proprio nonno per mano di cani randagi, si parta con il proprio padre per il Galles, alla ricerca dei protagonisti di quelle storie meravigliose.

Tutti noi da piccoli, attendevamo con gioia il momento di andare a dormire, per farci raccontare la favola della buonanotte. Quelle fiabe ricche di principesse da salvare, di bambine che andavano a trovare la nonna, di bambini che veniva imprigionati in case di marzapane. Quelle stesse favole però, erano anche ricche di draghi, di streghe, e di mostri. Il viaggio del nostro Jacob, quindi, nasce fin da quando era un bambino che sapeva a malapena camminare. Il nonno gli raccontava le avventure che aveva vissuto da piccolo insieme a suoi amici, e di quando aveva combattuto contro i mostri che li volevano morti. Storie che, quando si inizia a crescere perdono un po’ della loro magia e vengono rinchiuse in qualche cassetto della nostra mente come un dolce ricordo.

Come sappiamo però, ogni storia ha un fondo di verità, che potrebbe nascere da una leggenda popolare, oppure da personaggi davvero vissuti ma che nei racconti assumono la forma dell’eroe di turno. Quindi, perché le storie che Jacob sentiva raccontare fin da piccolo dal proprio nonno, dovrebbero essere un’eccezione?

In Miss Peregrine – La casa dei ragazzi speciali, possiamo riaprire per due ore, quei cassetti contenenti tutte le favole che ci hanno sempre raccontato e che noi teniamo a volte così forzatamente chiusi a chiave, per paura che possiamo pensare a fantasie che non ci riguardano più, e che ci farebbero distogliere lo sguardo dalla realtà giornaliera che dobbiamo vivere e subire. Quando siamo piccoli non vediamo l’ora di diventare grandi, indipendenti, per fare quello che vogliamo. In realtà però, quando poi questo avviene, veniamo catapultati in un mondo fatto con severe regole da seguire, dove chi si ferma a pensare e viaggiare con la fantasia viene fregato.
Le bollette non si pagano con i sogni, ed una famiglia non si mantiene con la magia. A volte mi piacerebbe tornare bambina, una bambina che in questo periodo aspettava con ansia la notte di Natale e l’arrivo di Babbo Natale per poter aprire i propri doni, aspettava con ansia che la prima neve si decidesse a cadere per poter fare dei magnifici e, non proprio perfetti, pupazzi di neve con le sue amiche, che aspettava con ansia questa notte di capodanno ed avere così il permesso di andare a dormire tardi (andare a letto alle due era come per un adulto vincere alla lotteria). Crescendo purtroppo, la società in cui viviamo ci costringe a non convivere più con quella magia e quell’ingenuità che ci contraddistingueva da bambini. E purtoppo a volte costringe anche i bambini stessi a perdere quell’innocenza che gli appartiene prima di quanto dovrebbe capitare.

Jacob ha bisogno di questa innocenza, di credere ai racconti del nonno, e non solo perché scoprire che questi corrispondano a verità lo riabiliterebbe ai suoi occhi, ma perché c’è un mondo intero che sarà distrutto se lui non crederà e non vorrà far parte di tutto ciò.

Quindi, a volte, bisogna domandarsi se sottostare a delle regole di maturità che la nostra società ci impone, può fare bene a noi stessi, agli altri, ed alla società stessa, oppure a volte sarebbe il caso di lasciarsi un po’ andare e pensare come un bambino, dove con un po’ di magia e di polvere magica di fata, può rendere tutto possibile?

CI E’ PIACIUTO: film molto ben fatto che ci porta in luoghi magici alla scoperta di mondi diversi dal nostro. Facciamo la conoscenza con tanti ragazzi speciali che ci ricordano che non tutti siamo perfetti, che ognuno di noi ha una qualche particolarità che può farci diventare speciali agli occhi degli altri. Tutti siamo diversi agli occhi di tutti.

NON CI E’ PIACIUTO: il film è abbastanza lungo, e bisogna concentrarsi parecchio su molte scene per non perdere il filo del discorso. Come succede in molti film degli ultimi anni anche qui si tocca l’argomento spazio-tempo. Forse il governo dovrebbe prendere in considerazione di creare una nuova materia che parli nello specifico di questo argomento perché a volte è facile perdersi, ed alla fine del film escono sempre un sacco di domande su come questo abbia potuto fare quello se in realtà era in quell’altro.

SE VI E’ PIACIUTO: Se questo film vi è piaciuto, di sicuro vi piaceranno gli altri film per ragazzi diretti sempre da Tim Burton come per esempio: Alice in Wonderland, o la Fabbrica di Cioccolato.

PER APPROFONDIRE: L’autore del libro da cui il film è tratto, ha scritto una trilogia su Miss Peregrine ed i suoi bambini speciali. Il secondo libro si chiama Hollow City: il ritorno dei bambini speciali di Miss Peregrine ed il terzo invece La biblioteca delle anime – il terzo libro di Miss Peregrine. La casa dei ragazzi speciali.

UNA CURIOSITA’: Testimonial italiana del film, è stata Beatrice “Bebe” Vio , la giovane campionessa paralimpica di scherma. Essa è anche ispiratrice e testimonial dell’Associazione art4sport ONLUS che ha dei punti in comune con il film Miss Peregrine. Infatti, l’associazione si occupa di reinserire in società ragazzi e bambini con amputazioni di arte, attraverso la sport, trasformando quindi in punti di forza i loro problemi fisici.

Non ci resta che lasciarvi al trailer!

 

 

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