Il vedo / non vedo del lucido che slaccia il rigato


L’antropologo Pastoureau ricorda che dal 1850 in poi si sviluppò la moda della rigatura, per i costumi da bagno, e prendendola a prestito dai marinai. Qualcosa da spiegare in via dialettica. I marinai desideravano un po’ di “trasgressione”, isolandosi dalla città? Ma a metà Ottocento i salutisti consigliarono d’andare in spiaggia, paradossalmente per un interesse sociale. La rigatura simbolicamente doveva mediare fra le due percezioni di sé: la “trasgressiva” e la conservatrice. Quella per la maggiore era biancoblu (impedendo il vedo / non vedo d’una sola trasparenza, ma senza “sporcarla” col nero). Carlotta prende il sole dalla barca, in mare aperto. Lei è sdraiata sul telo rigato in biancoblu. Questa fotografia si percepisce in maniera molto lucida (dall’acqua al costume, passando per la pelle). C’è anche la rigatura del parquet sulla barca. La percezione del lucido ha sempre una carica seducente, ma impedendo lo svelamento completo. C’è la “trasgressione” per la mano che “slaccerebbe”… gli occhiali da sole, passando dalla treccia sui capelli. Le lenti riflettendo avranno una lucidità. I capelli intrecciati si vedono nel parallelismo col costume, i cui orli sono ricamati. La posa sdraiata per l’abbronzarsi rispetterà un bisogno salutista.

 

Bibliografia consultata:

M. PASTOUREAU, La stoffa del diavolo, Il Melangolo, Genova 1993, pp. 73-78

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

La modella ventisettenne Carlotta Bordignon vive a Mestre. Proprio negli ultimi mesi, lei ha partecipato alle finali per il concorso di Miss Italia. Carlotta lavora da commercialista. Ogni tanto, lei è fotografata o sfila, per cataloghi e negozi di vestiti.

 

P.S. Avvertenza

Il fotografo di Carlotta Bordignon ha richiesto di restare anonimo.

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