Recensione di Captain Fantastic, il film di Natale che non ti aspetti


Un film di Matt Ross. Con Viggo Mortensen, George MacKay, Samantha Isler, Annalise Basso, Nicholas Hamilton.

La Recensione di Captain Fantastic, con Viggo Mortensen

Scrivere la recensione di Captain Fantastic è un un sollievo in questi giorni di cinepanettoni, di blockbuster chiassosi e ripetuti remake, con  la prospettiva che l’anno nuovo ci porterà pure il nuovo Cinquanta Sfumature. Captain Fantastic è un film indie e un po’ snob, va detto: tuttavia conserva un respiro più ampio, che lo rende godibile anche a chi non fa colazione a pane e Noam Chomsky, e ci regala un Viggo “ Aragorn “ Mortensen in grandissima forma. C’è anche un po’ di gusto del “ già visto”, ma non in senso negativo, bensì nei termini del rispetto di canoni graditi al pubblico.

La trama segue le vicende di una famiglia fuori dal comune, che ha rinunciato alla vita comoda dell’America contemporanea per vivere nelle foreste dello Stato di Washington. Il nucleo familiare in questione è composto dal carismatico Ben Cash/Viggo Mortensen, dalla moglie Leslie\Trin Miller, e dai loro sei figli. Ben e Leslie vivono di piccolo artigianato e di ciò che la natura offre loro: hanno cresciuto i loro bambini addestrandoli procurarsi il cibo da soli (cacciando e coltivando) e a sopravvivere alle sfide della natura selvaggia, ma hanno anche fornito loro un’educazione di prima classe, facendo loro leggere sin da piccoli testi complessi di scienza, letteratura, economia, ecc.. Quando Leslie manifesta sintomi sempre più gravi di depressione e di un disturbo bipolare, il paradiso liberale dei Cash dovrà inevitabilmente scontrarsi con la società americana capitalista, e più in generale, affrontare idee e stili di vita che Ben rifiuta categoricamente.

 La recensione di Captain Fantastic, senza (troppi) spoiler

Matt Ross (sì, il Dr. Charles Montgomery di American Horror Story) gira e scrive un film capace di ispirare e far riflettere, evitando la retorica: sceglie invece i modi del grottesco e del tragicomico.  E funziona, al punto che Ross ha ricevuto il premio Miglior Regia Un Certain Regard allo scorso Festival di Cannes

A partire da un inizio un po’ inquietante, Captain Fantastic si muove tra l’anarchia rurale (à la a Kings of Summer) e il road movie indie, condividendo con titoli quali Little Miss Sunshine e Easy Rider, una critica straniante della società americana (e, per estensione, occidentale). Vista con gli occhi di chi, come i figli di Ben Cash, non è mai entrato in un fast food o non ha mai visitato un centro commerciale, la nostra quotidianità appare assurda, ed in alcuni casi, ridicola.

Viggo Mortensen è nel suo mondo, con quell’aria vissuta, da Granpasso, che non si toglie di dosso neanche con un completino dai colori brillanti. Il suo Ben è arrogante e amabile, animato da senso di superiorità così come da un grande amore per i propri figli. Bravi anche i giovani attori che intepretano i giovani Cash, anche se in scena occupano lo spazio dei comprimari.  Spicca il figlio maggiore di Ben e Leslie, intepretato da un George MacKay ( Bromley di Pride ) che  sembra voler portar via a Ezra Miller  (Noi Siamo Infinito, E ora parliamo di Kevin) la corona di adolescente “weird” del cinema contemporaneo. E poi c’è tutto quello che ci piace in una pellicola da Sundance Film Festival: buona musica, una fotografia piacevole e alcuni momenti memorabili, degni di un film culto.

Chris McCandless è diventato padre, quindi, ed ha incontrato Little Miss Sunshine?

Non proprio: il pregio del lavoro di Ross sta nella ricerca di un difficile equilibrio, di una via che l’estraniato, il ribelle può percorrere senza per forza diventare un eremita. In quest’ottica acquistano  senso le volute esagerazioni e l’attenzione verso le dinamiche familiari. In effetti, dopo un’ora di film si ha l’impressione che il film viri verso una versione per adulti di Alla Ricerca di Nemo, piuttosto che ad un nuovo Into The Wild..

Perchè Captain Fantastic è il film di Natale di quest’anno

C’è infatti più di un’utile lezione di vita (e letteratura) in Captain Fantastic, e Ben Cash non è avaro nel distribuire consigli. A ben vedere però, l’insegnamento più importante, ai fini della trama, è per lo stesso papà supereroe ed in generale, per tutti gli adulti della storia. Per tutto il film, i genitori, che siano ribelli o conformisti, sembrano avere certezze assolute su ciò che è meglio per i propri figli (senza dare a questi ultimi una vera ” voce in capitolo) ed impostano un’educazione volta solo a proteggere, in senso assoluto, la propria prole dai mali del mondo. Lo stesso Ben, che si vanta di dire ai figli “la verità delle cose”, in realtà li ha isolati dalla società e dal rapporto con i propri pari. Il compromesso che Matt Ross sembra volerci proporre, quindi, non è uno scendere a patti con il conformismo, bensì la presa di coscienza che la migliore protezione contro i mali del mondo consiste nell’imparare a relazionarsi appieno con quest’ultimo senza venirne travolti. Che si tratti di spiegare ad un bambino cosa sia la depressione o il contenuto di un cheeeseburger, non ha senso mentire né fuggire.

In questi tempi di grandi paure, forse Captain Fantastic è il giusto (anche se insolito) film di Natale, che arriva a confortarci per ricominciare ad affrontare la vita con uno spirito combattivo.

Ci è piaciuto: la regia, gli interpreti, la musica e la fotografia.

Non ci è piaciuto: La conclusione. Ross chiude il film con una risoluzione accelerata, che non risponde davvero a tutte le domande ed i problemi posti in due ore di pellicola.

Se vi è piaciuto: date un’occhiata alla selezione del Sundance Film Festival 2016oltre che a qualche grande classico (Easy Rider, Quel Treno per Darjeeling, Into The Wild, The Kings of Summer, Little Miss Sunshine,  Moonrise Kingdom)

Per approfondire: ci si può dare alla lettura! Oltre ai vari Nabokov ed Eliot citati nel film, esiste poi una lista di libri che Matt Ross ha dato da leggere a Mortensen, per prepararsi alle riprese

Vi è piaciuta la nostra recensione di Captain Fantastic? Fateci sapere la vostra sul film!

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