L’atmosfera a nylon sul meandro d’un fulgore


Per il filosofo Griffero, il caratteristico sentimento “atmosferico” avverrebbe “nell’abbraccio” della nostra percezione verso un’esteriorità che “ci permei”. Sarà il caso dell’empatia, dell’estasi, della mistica ecc… Il sentimento “atmosferico” si potrà percepire laddove la nostra distanza dall’esteriorità abbia una grande voluminosità. In quel caso, la corporeità “farebbe orientare” il mero situarsi. La vicinanza o la lontananza, la notte od il giorno, il rumore od il silenzio si percepirebbero in via atmosferica. Trattasi di situazioni che “orientano” la propria voluminosità. Per lo psicologo Kunz, il richiamo d’un allocco a Febbraio (sotto il freddo “pungente”), il grido della quaglia a mezzogiorno (quando il Sole conduce il grano a maturare), il canto notturno d’un uomo in strada (che “festeggia” la pausa dal lavoro) ci affascinano in quanto possono farsi avvolgere, dal fulgore della lontananza. Pure così noi percepiremmo un sentimento “atmosferico”. La lontananza dell’allocco, della quaglia o del “cantante” orienterà la propria voluminosità, e mediante “l’abbraccio” d’un ascolto. Ci pare che Manuela provi a “strappare” la permeabilità “dell’atmosfera a nylon”. Almeno il suo viso uscirebbe da un “abbraccio”. E’ una fotografia davvero “voluminosa” da percepire. L’aria a nylon avrebbe un meandro, destinato a “strozzarsi” sulla cascata fra il mento e la spalla sinistra. Quanto il primo orientamento dovrà terminare virtualmente a “gridare”? Peraltro, la “cascata” fra il mento e la spalla sinistra “s’allontana” nel vuoto. Così, il “grido” del nylon finirà a situarsi nel suo abbraccio. Il vestito di Manuela ha le nappe metalliche, che calano pesantemente dalla schiena. Qualcosa da immaginare come un piumaggio, che non svolazzi bensì “sventagli”, così da “strozzare” il “richiamo” a sé. Ovviamente l’atmosfera a nylon ci sembra che avvolga il fulgore d’un cielo sereno. Manuela apre la bocca, se non per cantare quantomeno per parlare. La sua corporeità qui orienta l’atmosfera. Pure il nostro sguardo cade dalla spalla sinistra di Manuela. C’è un vitalismo, che impedisce la percezione solo ghiacciata del nylon per l’aria.

 

Bibliografia consultata:

T. GRIFFERO, Atmosferologia: estetica degli spazi emozionali, Laterza, Roma-Bari 2010, pp. 26-32

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 

La modella Manuela Mariani è originaria di Toano (RE). Lei ha studiato Lingue e letterature straniere. Manuela è da sempre appassionata d’arte, scrittura, danza. Posando, lei sa che riuscirà a tirar fuori una parte di sé. Caratterialmente, Manuela tende a definirsi come fortunata, complicata ed impulsiva. Oltre a posare in via professionistica, lei oggi è articolista per StarsSystem Magazine.

www.manuelamariani.com

Il fotografo Alessio Migliardi vive e lavora a Torino. Laurato in Ingegneria informatica, egli ha sempre avuto un’indole estetica (“respirata” anche in famiglia). Così Alessio in seguito s’è laureato in fotografia, presso la University of the Arts London. Oggi egli scatta in via professionistica per le riviste internazionali.

www.alessiomigliardi.com

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