L’arteria lilla del crepuscolarismo


Govoni scrive malinconicamente che il giorno cade come un frutto maturo, mentre dal ponte sul Po si suona il corno. L’acqua corre rapidamente verso il mare, tinta nel suo viso da un lillà crepuscolare. In molte culture il corno è suonato alla sera, concluso un lavoro all’aperto. Quanto l’ondeggiamento del fiume rispecchierà le foglie a cuore del lillà? Certi tramonti confondono il rosa sul blu. Il mezzobusto di Beatrice emerge dall’acqua, proprio a riva (fra i numerosi ciottoli). Le bretelle del costume hanno un tono lilla. Le efelidi contribuiscono ad “acciottolare” il volto. C’è il “rispecchiamento” (a Croce di Sant’Andrea) fra le bretelle ed i capelli sopra le orecchie. Il tono lilla fluttua lievemente, a riva. Si percepisce il “crepuscolarismo” degli occhi un po’ chiusi. Le bretelle quasi schiaccerebbero come una “pinza” le guance, conferendo al viso la forma a cuore.

Elisabetta Bruni & Beatrice Bianchi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Bibliografia consultata:

C. GOVONI, Poesie (1903-1959), Mondadori, Milano 1961

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 

La fotografa Elisabetta Bruni nasce a Cividale del Friuli (UD) nel 1992. Diplomata al Liceo Scientifico, lei scelse di trasferirsi a Venezia, per studiare Architettura presso lo I.U.A.V., salvo poi specializzarsi alla F.A.U. di San Paolo (Brasile) ed alla F.A.U.P. di Oporto (Portogallo). Elisabetta ha già conseguito una laurea “triennale”.

https://www.instagram.com/elisabettabruni/

La modella italiana Beatrice ha preferito tacere il suo cognome.

 

Categorie

+ Non ci sono commenti

Aggiungi