Stroncatura – X-Men Apocalypse


X-Men Apocalypse. Un film di Bryan Singer con Jennifer Lawrence, James McAvoy, Michael Fassbender, Oscar Isaac, Nicholas Hoult, Rose Byrne, Tye Sheridan, Sophie Turner, Olivia Munn e Lucas Till.

Copertina del film di cui facciamo di seguito la recensione X-Men Apocalypse . Sono presenti tutti i personaggi principali, da Xavier a Magneto a Mystica etcetera.

Siamo tutti d’accordo su una cosa comunque. Il terzo è sempre il più brutto.                 (Jean Gray)

Che parliamo di Star Wars, della prima trilogia degli X-men, del Cavaliere Oscuro, de Il Padrino o di moltissime altre trilogie di successo non c’è dubbio che uno dei pensieri più comuni è la percezione che il terzo film non sia all’altezza degli altri. E Brian Singer, purtroppo, non è da meno.

pufxryjxvq13zsfol1d6Il suo X-Men Apocalypse ha il pregio di chiudere, in un certo senso, la trilogia iniziata con X-men First Class e anche (Spoiler Alert) quella di Wolverine, e apre la strada alla trilogia classica e a moltissime altre domande di cui non vediamo l’ora di conoscere la risposta. Di contro, tuttavia, scomoda un avversario che dovrebbe mettere in ombra qualunque cattivo nella storia dei Cinecomics ma non riesce a dargli il carisma e il fascino necessari per incollare alla sedia lo spettatore.

Apocalypse (Ocar Isaac), riconosciuto come il primo mutante della storia, vive in eterno passando da un corpo all’altro, prediligendo quello dei mutanti perché, trasferendo in esso la propria anima, riesce ad acquisirne anche i poteri e facendosi accompagnare da quattro Cavalieri (anch’essi mutanti). Durante l’era dell’Antico Egitto viene tradito (non si capisce bene da chi anche se in maniera superlativa per l’ingegno e l’immagine) e resta addormentato per tremila anni finché non viene liberato negli anni Ottanta.

X-Men Apocalypse, il personaggio di TempestaFerito dal tradimento e confuso da questo nuovo mondo si mette alla ricerca di quattro mutanti dal forte potenziale per rimettere insieme la squadra e riportare ordine al mondo.

Tra essi sceglierà una giovane Tempesta (Alexandra Shipp) e Magneto, che dopo aver vissuto per una decina di anni in pace e trovato l’amore di una moglie e di una figlia, perde di nuovo tutto a causa della paura degli uomini, e decide di seguire Apocalypse in preda alla rabbia e al dolore.

A cercare di fermarli Xavier (e finalmente scopriremo perché è sempre pelato nella trilogia classica) accompagnato dai già conosciuti Bestia e Quicksilver e dai “nuovi” Jean (Sophie Turner), Ciclope (Tye Sheridan) e Nightcrawler (Kodi Smit-McPhee). Ma, soprattutto, Raven (sempre più eccezionale) che, dopo essere diventata l’eroina di tutti i mutanti in X-Men Giorni di un Futuro Passato, vive in solitudine ma non può impedirsi di tornare ad essere Mystica e di cercare Magneto non appena viene a sapere della sua famiglia. Personaggi vecchi e nuovi si incontrano, alcuni ci abbandonano, altri fanno i primi passi verso il futuro che noi già conosciamo, altri ancora, in piccole comparse o in ruoli abbastanza inutili ci emozionano o ci confondono. Un cast sempre più corale, quello di X-Men Apocalypse, che avrebbe certamente bisogno di una guida ai supereroi  per capirci qualcosa (soprattutto per la storia personale di Qicksilver, unico personaggio che risente della separazione degli X-Men dalla Marvel in quanto a diritti cinematografici, non perché sia reso peggio, anzi, ma perché entra in contrasto con la versione di sé stesso presentata negli Avengers).

X-Men Apocalypse Magneto e XavierLa qualità primaria della nuova saga di Brian Singer era stata quella non solo di riportare vita agli X-Men ma di mostrarci dei personaggi meno stereotipati, dei confini più confusi tra il bene e il male. Sia in First Class sia in Giorni di un Futuro Passato era difficile schierarsi totalmente dalla parte di Xavier e di non riconoscere le ragioni di Magneto. Una Civil War annunciata e ancora più d’impatto emotivo, probabilmente, di quella degli altri supereroi di casa Marvel. Anche in X-Men Apocalypse Fassbender è magistrale nello mostrarci un Magneto ferito e distrutto e, anche se sembra che cambi idea troppo repentinamente e si comporti senza una vera logica, bisogna riconoscere che, quando vieni ferito così profondamente non esiste una logica in quello che fai. Magneto vuole solo sfogare la sua rabbia, il suo dolore ingiusto, che segnano profondamente il personaggio a differenza di quello di Xavier che, per quanto quest’ultimo possa leggere nella mente delle persone, non sarà mai in grado di comprendere totalmente il dolore e la disperazione che aleggiano nel cuore di Magneto perché, a differenza sua, non ha vissuto una vita dove gli viene continuamente strappato tutto ciò a cui tiene.

quicksilver-quips-and-wolverine-sharpens-his-claws-in-new-x-men-apocalypse-trailer-the-949429In X-Men Apocalypse, tuttavia, la civil war degli X-Men viene lasciata in disparte, per tornare a una trama più semplice, dove il cattivo è realmente cattivo e non c’è alcun dubbio su con chi bisogna schierarsi. E questa è, probabilmente, la pecca più grande del film. Non che tutte le volte debba esserci un filo troppo sottile tra il bene e il male (o forse, semplicemente, tra due modi diversi e destinati ad essere incompatibili, di vedere le cose), anzi, fa quasi piacere, per una volta, non avere troppe cose a cui pensare e poter semplicemente appassionarsi alle storie secondarie dei nostri beniamini (come non intenerirsi davanti a Nightcrawler o alla storia personale di Qicksilver o esaltarsi alla scena – SPOILER – con Wolverine), ma non si riesce proprio a capire le motivazioni di Apocalypse. Se inizialmente sembriamo percepire un ragionamento (i deboli sono al comando, eliminiamo le armi, la nostra razza è più forte e quindi siamo noi che dobbiamo comandare, io sono dio e so cosa è giusto per loro), più si va avanti e più il suo piano e la sua visione ci sfuggono. X-Men-Apocalypse-Trailer-ApocalypseApocalypse non vuole imprigionare ma liberare, tuttavia al tempo stesso vuole il potere di Xavier per entrare nelle menti di tutti quanti. E poi? Una volta ottenuto il comando del mondo? Cosa intende fare? Quale è la sua visione del mondo? Le risposte sfuggono e il mutante, invece di essere un dio, dimostra di avere le stesse debolezze dei suoi figli e viene sconfitto da qualcuno che noi sappiamo già diventerà molto più forte di quanto il “dio” sarebbe mai potuto essere.

Oscar Isaac da corpo a una performance meravigliosa ma tropo fisica per un personaggio che dovrebbe avere un’aura di invincibilità e di grandezza. Soprattutto nella scena in cui convince Magneto a passare dalla sua parte, la sua espressività fisica tolgono misticità al personaggio, riportandocelo tra gli uomini invece che tra gli dei.

X-Men Apocalypse ci lascia perciò un po’ di amaro in bocca ma al contempo, e questo è sicuramente un successo, la voglia di sapere come andrà avanti ora che gli X-Men sono davvero tornati.

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