Sailor Moon: il ritorno tra entusiasmo e critiche


Negli ultimi anni c’è stata una generalizzata forma di revival degli anni 80 nell’ambito cinematografico, con l’uscita di numerosi film ispirati alle maggiori serie TV dell’epoca, ed anche in ambito nipponico abbiamo visto tornare sui nostro schermi dei veri e propri pezzi da novanta, primi tra tutti I Cavalieri dello Zodiaco, Dragon Ball e Sailor Moon: titoli che hanno segnato l’infanzia di tutti i trentenni di oggi.

È proprio su Sailor Moon che voglio soffermarmi, viste le numerose polemiche degli ultimi tempi ed il solito fraintendimento culturale che nasce in queste situazioni, ma andiamo con ordine: Pretty Guardian Sailor Moon (Bishojo Senshi Sailor Moon) è un manga di genere maho  shojo, ovvero fantasy romantico,  dell’autrice Naoko Takeuchi, preceduto da Codename Sailor V , breve opera su quella che diventerà la Sailor Venus di Sailor Moon e che in sostanza fa da apripista alla serie principale.enhanced-16603-1460955955-13

Sailor Moon nasce nel 1991 e viene pubblicata prima sulla rivista di settore  Nakayoshi dell’editore Kodansha, e successivamente  in 18 takobon; la trama ce la ricordiamo tutti, sì anche voi maschietti che facevate finta di guardare solo i Power Rangers, e parte da essere quella tipica di un opera seintai in cui super squadre affrontato il nemico della settimana, a sviluppare una trama ben più complessa e articolata.

Usagi Tsukino (Bunny in italiano) è una ragazzina delle scuole medie che scoprirà, tra gatti parlanti, feroci nemici ed un fidanzato misterioso, di essere la reincarnazione della Principessa Serenity del Regno della Luna, di avere straordinari poteri grazie al Cristallo d’Argento Illusorio (nell’anime italiano chiamato solo Cristallo d’Argento), di essere la protagonista di una tragica storia d’amore e di dover combattere per il bene supremo.

Leggendo il manga si nota come Usagi, a differenza della Bunny dell’anima, accetti con grazia il proprio destino e abbia fin da subito un rapporto molto più maturo con Mamoru (Milord), nonostante i battibecchi; centrale in tutta l’opera è il tema dell’amore, sia tra amanti che tra amici, come forza suprema nella lotta contro il male, al punto che Sailor Moon ad un certo punto assume l’identità di Messia.

In generale il messaggio di quest’opera è sempre positivo, pur avendo spesso risvolti tragici ed anche violenti non perde mai la sua patina di magia e rimane sempre sottinteso che lottando per il bene comune la speranza non muoia mai: credo che sia stata questa la vera forza dell’anime, ancora oggi non possiamo negare la forza di un’opera che invoglia a lottare e a fare la cosa giusta solo per amore. sailor_moon_manga

Noi bimbe degli anni 90 spesso ci siamo trovate spiazzate da apparenti incongruenze della serie TV trasmessa da Mediaset, anche e soprattutto a causa della censura indiscriminata applicata dalla rete tv italiana (eravamo piccole, non stupide) che ha reso alcuni passaggi della trama assolutamente privi di senso: solo anni dopo, manga alla mano, ho capito cosa stesse realmente succedendo; grazie agli sforzi dei fan della serie all’epoca del ventennale dalla prima apparizione televisiva di Usagi è uscita una versione anime di Pretty Guardian Sailor Moon  molto più fedele al manga, sia nell’aspetto dei personaggi (che anatomicamente diventano ancora più improbabili), che nella trama, eliminando per esempio la seconda stagione del vecchio anime che era totalmente inesistente nella versione su carta stampata.


Se da una parte il nuovo anime ha incontrato l’apprezzamento dei fan proprio grazie  alla maggiore fedeltà all’opera originale, dall’altra ho letto una marea di critiche, soprattutto da parte di giovani mamme, per l’esplicitazione delle tematiche yuri (omosessualità femminile, contrapposto a yaoi, omosessualità maschile), che pur presenti nel vecchio cartone erano state pressoché editate da Mediaset con quel falso pudore tanto di moda ancora oggi. Ora, forse non nella maniera consapevole con cui lo realizzo oggi, ma vi posso giurare che già nel lontano 1995 era palese che Sailor Nettuno e Sailor Urano fossero una coppia, soprattutto per gente abituata a guardare anime in cui il primo bacio se lo davano al 58esimo episodio e a cercare indizi sulle relazioni tra i personaggi che nemmeno Sherlock nelle giornate migliori.

Resto convinta che Sailor Moon resti un manga assolutamente da non perdere per gli appassionati del genere e i nostalgici degli anni 90, ed il nuovo anime meriti di essere visto anche solo per il rispetto che mostra nei confronti dell’opera originale, e la curiosità che suscita nei vecchi fan ne è la prova.

 

 

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