Serie tv 2015/2016: tra aspettativa e delusione.


Stagione-2015-2016-nuove-serie-tvAvevamo aspettato l’uscita delle Serie tv 2015/2016 carichi di aspettativa come non mai. Tanta l’attesa, tanta la pubblicità, tanti i nomi interessanti. Eppure la maggior parte dei prodotti usciti fino ad ora non si è rivelata all’altezza.

C’è chi sostiene che il problema sia la quantità troppo elevata di prodotti offerti dal mercato. Secondo Julie Piepenkotter, vice presidente esecutiva e ricercatrice di FX Networks, il solo il mercato americano di network e video in streaming ha prodotto più di 400 tra drama, comedy e miniserie nel 2015. Se a questi si aggiungono i prodotti europei e si prende atto del fatto che l’accessibilità di questi prodotti è sempre maggiore ci si può fare un’idea di quanto sia difficile riuscire a creare prodotti realmente innovativi.

Resta però il fatto che, tra campagne marketing, promo e passaparola l’aspettativa per le nuove serie tv 2015/2016 era comunque molto elevata. Vi proponiamo tre coppie di serie tv che abbiamo guardato per voi e che non ci hanno convinto più di tanto.

BNO_WC1) Blood and Oil VS Wicked City.

I due tombeur de femmes di Gossip Girl, Chace Crawford (Nate Archibald) e Ed Westwick (Chuck Bass) conquistano il ruolo di protagonisti in due serie tv targate ABC. Purtroppo, però, nessuna delle due sembra spiccare il volo e, anzi, hanno il retrogusto amaro delle occasioni mancate. Blood and Oil è ambientato nel 2006 e racconta la storia di Billy e Cody Lefever (Chace Crawford e Rebecca Rittenhouse) che si trasferiscono in North Dakota “The Bakken”, l’area del boom dopo la più grande scoperta petrolifera nella storia americana. La loro storia si intreccia con quella del magnate del petrolio Hap Briggs (Don Johnson) e della sua famiglia. Non c’è ancora la conferma ufficiale ma lo show verrà molto probabilmente cancellato a fine stagione. Perché guardarla? Perché vi sentite ancora orfani di Revenge e cercate una serie piena di intrecci, ripicche e colpi bassi.

Wicked City è invece ambientata nel 1980 ed è incentrata sull’indagine di due detective della polizia di Los Angeles alla ricerca di una coppia di serial killer (Ed Westwick e Erika Christensen). L’idea di base era interessante. Vedere contemporaneamente la storia dei due detective e quella dei due killer poteva stuzzicare, tuttavia gli ascolti sono stati talmente bassi che la serie è stata cancellata già dal terzo episodio interrompendo la produzione all’ottavo episodio degli undici inizialmente previsti. Perché guardarla? Perché siete in astinenza da Ed Westwick e volete vederlo più inquietante che mai.

LimitlessVSMinorityReport2) Limitless  VS Minority Report.

Entrambe tratte da film di successo omonimi di cui rappresentano il sequel, le due serie hanno però avuto risultati molto differenti. Là dove Limitless (CBS), pur non ottenendo risultati eccezionali, è riuscita a piazzarsi su un buon rating medio di 2.5 Minority Report (FOX) non riesce a raggiungerne nemmeno la metà e molto probabilmente vedrà la sua cancellazione a fine stagione.

Il protagonista di Limitless non è più Bradley Cooper (che torna non solo in veste di produttore ma anche di attore) ma Jake McDorman, che con Cooper aveva recitato l’anno scorso in American Sniper, che dà la faccia a Brian Finch, ventott’enne senza ambizione che, dopo aver scoperto l’esistenza dell’NZT (la droga che permette di accedere al 100% del cervello), viene arrestato dall’FBI e, in cambio della libertà, dovrà aiutare la squadra con i casi più complessi. La sua strada si intersecherà immediatamente con quella dell’ormai senatore Edward Mora (Cooper), in piena campagna elettorale. Perché guardarla? Perché è un procedural con una ben presente trama orizzontale, un forte senso dell’umorismo e un ottimo protagonista.

Il produttore di Minority Report era invece un nome poco conosciuto, Steven Spielberg e già solo per questo ci si aspettava un buon prodotto. La serie, invece, a differenza del film, non spicca mai il volo. Non approfondisce le tematiche morali e legali dell’esistenza dei precog (i tre fratelli in grado di prevedere le cose prima che accadano) ma si limita ad affiancare Dash, uno dei due precog gemelli, ad un’agente di polizia, portandoci alla mente decine di serie tv simili in cui un’agente di polizia viene affiancato da un civile con capacità particolari (ricordiamo solo Person of interest o medium giusto per citarne due in cui una “premonizione” dà inizio alle indagini). Perché guardarla? Perché restate sempre e comunque fan di Spielberg e volete sapere cosa è successo ai precog dopo che sono stati liberati.

 Shadowhunter VS Shannara3) Shadowshunters  VS The Shannara Chronicles. 

Dalle trasposizioni di film alle trasposizioni di saghe letterarie con due serie tv dedicate ai teen adult anche se appartenenti a due generazioni differenti. Se infatti Shadowshunters è una saga urban fantasy, scritta da Cassandra Clare tra il 2007 e il 2014, The Shannara Chronicles è una saga letteraria scritta da Terry Brooks, appartenente al fantasy classico, tra le più prolifiche di sempre, con 25 libri scritti a partire dal 1977. Entrambe le serie sono uscite da pochissime settimane quindi il nostro giudizio è sicuramente indicativo.

Se il film di Shadowshunters non aveva soddisfatto appieno i fan della saga, in particolare per la scelta degli attori, la serie tv (Freeform – ex ABC Family – e distribuita in Italia anche da Netflix) puntava molto sul fatto che i nuovi interpreti erano molto più aderenti ai personaggi originali. Clary (Katherine McNamara), la classica ragazza della porta accanto (che come al solito invece è bellissima) scopre di non essere una mondana (il corrispettivo dei babbani in Harry Potter) ma discendente dagli Shadowshunters, cacciatori di demoni e protettori del umani. Avrà quindi inizio una corsa contro il tempo per salvare la madre, rapita dal Circolo, e il mondo intero. Il problema maggiore della serie è il ritmo della narrazione che è troppo rapido e non lascia quel senso di acquolina in bocca che invece le serie tv dovrebbero fare. Clary  passa in meno di cinque minuti dal voler entrare all’accademia d’arte all’accettare di dover salvare il mondo da mostri di cui non sapeva nemmeno l’esistenza. L’istituto degli Shadowshunters sembra un laboratorio dei servizi segreti e il super cattivo sembra più uno scienziato crudele. Sperando che la serie migliori entrando nel vivo dell’azione per il momento la bocciamo. Perché guardarla? Perché amate l’urban fantasy e volete scoprire se più avanti la serie renderà giustizia all’interessante mitologia della Clare.

Altra storia quella di The Shannara Chronicles dove Terry Brooks ha collaborato in prima persona all’adattamento dei suoi libri garantendone la qualità. A differenza di quando si porta una storia sul grande schermo, la cosa bella delle serie tv è che c’è più tempo per svilupparla per bene. La cosa negativa, invece, è che la serie tende a prendere i lineamenti del target della rete televisiva che lo produce. E questo è il problema maggiore di The Shannara Chronicles che essendo un prodotto MTV, ne rispecchia totalmente l’ideale di target. Perciò, invece di partire dal primo libro in cui c’era una totale mancanza di personaggi femminili, si è iniziato con il secondo per mettere in grassetto il triangolo amoroso dei protagonisti: un elfa, un semi-elfo e una nomade. Gli elfi, in particolare, spiccano per la propria modernità non solo nell’abbigliamento che, invece di essere in stile medievale, è composto da abiti succinti e camicie attillate, ma anche nella mentalità. Bisogna, però ammettere, che si vede l’impegno di MTV di creare un buon prodotto. Le scenografie e gli effetti speciali sono davvero incredibili e il risultato finale, anche se abbastanza lontano dai romanzi, rimane un prodotto accettabile. Perché guardarla? Per tornare nel fantasy classico, fatto di elfi, troll, demoni, magia e lotta per la libertà.

Ad ogni modo, siamo solo a gennaio. Tante serie sono già uscite ma altrettante, come Legend of Tomorrow, Lucifer, American Crime Story: The People v. O.J. Simpson, Vinyl, X-files, The Path, Luke Cage e 22/11/63, devono ancora affacciarsi sul panorama televisivo. Speriamo perciò che spuntino presto progetti innovativi e interessanti, a noi non resta che continuare ad aggiornarvi!

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