The Seven Deadly Sins


The Seven Deadly SinsThe Seven Deadly Sins (Nanatsu no Taizai) è un manga giapponese scritto ed illustrato da Nakaba Suzuki, alla sua prima opera di successo internazionale, pubblicato in patria da Kodansha. Edito in Italia edito da Star Comics, è uscito sulla testata Stardust in 18 takobon, con periodicità inizialmente bimestrale e poi a cadenza “come pare a Star Comics ma ormai siamo abituati”. L’immediato successo dell’opera uscita nel 2012 ha fatto sì che già nel 2014 nascesse la serie animata, assolutamente fedele al manga, che si può trovare in 24 episodi sulla piattaforma Netflix.

Una chicca per gli appassionati è inoltre il breve crossover tra TSDS e Fairy Tail di Hiro Mashima, in cui i due autori disegnano l’uno i personaggi dell’altro, sfortunatamente ancora inedito in Italia.

Meliodas'_strange_symbol_and_black_eyesAll’apparenza, The Seven Deadly Sins è quanto di più semplice ci possa essere: un’ambientazione fantasy, una principessa in difficoltà che cerca l’aiuto dell’eroe e la comicità un po’ spinta tanto cara agli autori nipponici. Però… ebbene sì, però! Perché, mentre normalmente questo genere di fumetto parla della crescita, interiore e non, di un eroe ancora acerbo, TSDS ci fa incontrare una squadra di guerrieri già formati e fortissimi, che si riuniscono sotto l’egida della Principessa Elizabeth per riparare ai torti subiti in passato e salvare il Regno di Britannia da un terribile guerra civile.

Uno dei punti di forza del manga è costituito sicuramente dai personaggi, ottimamente caratterizzati, ognuno con pregi e difetti plausibili e collegati al loro nome: i membri dei Sette Peccati Capitali infatti incarnano i peccati stessi e ne sono il simbolo, traendone addirittura forza; ed è così che TSDS assume spessore e credibilità narrativa, con una trama incalzante e mai statica, la scoperta di vecchi segreti, ottimi combattimenti e un tono di epicità che rende il lettore parte del racconto più classico, la lotta tra il bene e il male.

I difetti ovviamente ci sono, prima tra tutti la “classicità” dell’opera: molti lettori possono trovare la struttura narrativa del fumetto già vista e ripetitiva, dato che effettivamente si appoggia su di uno schema lineare che risulta facilmente prevedibile per chi ha familiarità con questo genere di narrazione; personalmente la ritengo comunque una trovata a modo originale, in quanto da diversi anni ormai non usciva un’opera così ben scritta pur mantenendo un aspetto tradizionale.

The Seven Deadly Sins è, insomma, una lettura divertente ed entusiasmante, che spinge il lettore ad aspettare con trepidazione l’uscita del volume successivo, corredato da un ottimo anime che rimane perfettamente aderente alla trama del manga.

Buona lettura a tutti!

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