Stroncatura – Hunger Games: Il Canto della Rivolta (parte 2)


hunger gamesHunger Games: Il Canto della Rivolta parte 2. Un film di Francis Lawrence. Con Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore, Wes Chatham, Elden Henson.

 

 

Signori e signore, benvenuti ai settantaseiesimi Hunger Games

 

 

Finalmente si è conclusa la saga di Hunger Games, con l’uscita al cinema della seconda parte del terzo film “Hunger Games – Il Canto della Rivolta parte 2”.

In questo ultimo episodio, ritroviamo ancora una volta i nostri protagonisti, Katniss, Peeta e Gale, alle prese con la rivoluzione iniziata dai Distretti contro Capitol City e contro il Presidente Snow in primo luogo.

Il finale della prima parte (QUI la nostra recensione) ci aveva mostrato quanto Capitol City potesse intervenire sulla personalità di una persona, facendo il lavaggio del cervello a Peeta, e mettendolo contro Katniss. Questa seconda parte, inizia esattamente dove eravamo rimasti, e ci mostra, attraverso scene di guerra, di amore, di amicizia e di dolore, quale sarà la conclusione di una della saghe più viste degli ultimi tempi.

Dovrei dividere questa recensione in due. La prima, positiva, che riguarda i primi 3/4 del film. La seconda, negativa, per il finale.

Sulla prima parte in realtà, sprecherò poche parole. E’ un film che raggiunge il suo apice, con quest’ultimo capitolo, che cresce insieme ai suoi protagonisti, che si sviluppa e prende campo proprio come i Distretti di cui parla. La protagonista indiscussa è lei, Jennifer Lawrence, che è maturata 2insieme al suo personaggio, e che riesce ad essere l’ossigeno di cui il film può nutrirsi. Katniss, viene sempre più “sfruttata”, dai media e dalle persone che la circondano. Tutti, in questo capitolo finale, hanno un motivo per vederla morta. Peeta, non ha più una sua personalità e la vede come il suo nemico giurato; Il presidente Snow sa che deve ucciderla per primo se non vuole rischiare la morte lui stesso; La presidentessa Coin utilizzerebbe la sua morte come un martirio, per incitare ancora di più le truppe a spodestare il regime di Panem.

Alla fine, Katniss, può contare solo su stessa, e sul gruppo di persone che l’appoggia, e, proprio com’è stato finora in tutti gli Hunger Games, anche in questa 76° edizione, anche se non proclamata, partirà per un viaggio solitario che avrà come obiettivo l’omicidio del Presidente Snow. Voto finale 8/10.

Per spiegare invece, la mia delusione del finale, non so se basterebbe una giornata intera.

Un finale più non-sense di questo difficilmente l’ho trovato. Ad un tratto è come se mancasse una parte di film. Sono lì che combattono e l’attimo dopo PUFF… Tutto finito… Senza una spiegazione, un flashback che mostri i momenti più salienti, con parole troncate a metà o proprio non dette e gestualità che sono l’unico mezzo di comunicazione di cui lo spettatore può disporre, per cercare di capire da solo cosa può essere successo e come soprattutto!

Premetto che io non ho letto i libri. Non credevo fosse il mio genere, e ho visto solo per caso il primo film, quando era già in uscita il secondo. Per non rovinarmi il finale, quindi, ho deciso che i libri li avrei letti in un secondo momento. Forse chi già SAPEVA come andava a finire, non è rimasto spiazzato dquanto me… forse anche nei libri esiste questo taglio brusco nella trama, che non dà il tempo di capire allo spettatore cosa diamine sta succedendo. Ma vi assicuro che, per chi i libri non li ha letti, il finale è stato uno vero shock! Da qui in poi ci sarà parecchio spoiler quindi se anche voi non avete letto i libri e non avete ancora visto il film, se non volete rovinarvi lo spettacolo, vi consiglio di fermarvi nella lettura.

Una delle cose che mi ha lasciata più basita è stata la morte di Primrose. Si mio caro spettatore innocente, se non hai ascoltato i miei avvertimenti e hai voluto continuare la lettura, sappi che succede questo. Mi ha lasciata di stucco, non tanto per la sorpresa della morte di un personaggio a cui tutti ci eravamo affezionati, ma proprio per come è stata girata. La ragazzina muore, nessuno ti avvisa che muore (non vedi un corpo, nessuno ne parla), te ne accorgi solo da una parola lanciata nell’aria che tu devi afferrare al volo prima che venga dimenticata dal resto che ne consegue, “Mamma…”, pronunciata da Katniss alla madre appunto. E poi basta. C’è un taglio netto della scena, e subito ne parte un’altra, senza più fare riferimenti. Ci trasmettono una Katniss tranquilla, una Katniss che non piange, che non si dispera. E allora ti viene da chiedere “Ma… è morta o non è morta?” E quando poi, dopo ben 12 minuti di film, ti danno la conferma che è effettivamente morta, ti chiedi forse se il regista si è dimenticato chi è Katniss… Colei che si è offerta volontaria per partecipare al posto della sorella minore ai terribili Hunger Games… Colei che si trasformerebbe in uno scudo umano pur di proteggere le persone che ama ed in particolar modo la sorella… e a questa creatura non le fate versare una cacchio di lacrima se non dopo minuti che nel film in realtà sono giorni??? Ma dico mi prendete in giro??

Un altro punto del film, che da saliente diventa dolente, è la fine delle guerra, con una totale mancanza di spiegazioni su come è finita. Viene solo spiegato che dopo il lancio dei finti doni, rivelatosi poi un lancio di bombe vere, sui bambini di Capitol City, ovviamente nessuno può continuare a sostenere il presidente Snow e quindi la dittatura cade così come era stata creata.

Visto che, sono stati girati ben due film sulla lotta delle classi povere di Panem, contro i ricchi, i tiranni di Capitol City e il presidente Snow, mi sarei aspettata un finale illustrato della fine di questa guerra, con scene in cui il popolo affamato entrava vincitore nei giardini della villa del Presidente, magari con ancora qualche tiro mancino del presidente stesso. Invece no, sembra quasi, che il registra, abbia avuto voglia di finire presto il film. Tutto siHunger-Games-Il-Canto-della-Rivolta-parte-2-immagine conclude troppo velocemente ed è un peccato, perché la storia piace, è coinvolgente, e lascia quel piccolo di amarezza che ti fa pensare “No ma scusa io stavo guardando un altro film fino ad un attimo fa!

Infine l’epilogo, dove troviamo finalmente una Katniss triste e disperata per la morte della sorella, con una scena che probabilmente il regista voleva utilizzare per far commuovere il pubblico ma che in realtà risulta davvero pesante ed ormai inutile dopo quello che ha visto nei minuti precedenti. E la delusione più amara l’ho avuta nella scena di chiusura, dopo aver scoperto che Katniss aveva scelto Peeta e non Gale! Ecco… dopo quello il mio disappunto era pressoché vicino ad esplodere!

L’unica cosa che si può salvare in questo finale, è la scena dell’esecuzione di Snow, girata in perfetto stile Katniss, e che in verità non mi ha lasciata molto stupita ma almeno soddisfatta.

In conclusione, dopo aver visto la prima parte e aver avuto la conferma che era stata realizzata solo per fini commerciali, speravo che in questa seconda parte il film mostrasse tutta la sua potenzialità ed esplodesse in tutta l’azione che la trama promette. Ed effettivamente fino ad un certo punto è così. Peccato per questo finale molto deludente che a mio parere ha rovinato tutto il film.

Alla fine più che essere contenti della vita che Katniss è riuscita a riscostruirsi, si esce dalla sala contenti di essersi lasciati tutto alle spalle. Peccato perché di sicuro ci si aspettava una conclusione di ben altro spessore.

 

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