La spada dell’inconscio che abdica al risveglio


Citiamo la poesia di Pessoa che s’intitola Abdicazione. Egli immagina che, preso dalla notte eterna, le sue braccia stanche perdano la “regalità pesante” d’una spada, da lui confidata a mani più virili e calme. E’ un’abdicazione per la stessa poesia. Questa ha parole “regali”, nell’assolutezza (nell’essenzialità) del loro significato. Allora la poesia non “fenderebbe” più, senza “cavalcare” il “soggettivismo” dell’emotività. Lì, le parole soltanto si confidano, nella “calma” evanescenza del loro significato. Giada è coricata a letto, parendo svegliarsi di soprassalto (tramite il sopracciglio “meravigliato” e la bocca molto aperta). Il braccio destro forse avrà “stiracchiato” i capelli. Quindi la fotografia di Giada si percepisce in via emotiva. Virtualmente il braccio destro “si sarà sguainato” in quello sinistro: il primo potrebbe “lanciarsi”, il secondo solo “riposerebbe”. Sullo sfondo, i piedi s’incrociano. Ma essi fendono elegantemente “l’ondeggiare” della dura testiera solo tramite la “quiete” della sfocatura (dove i toni tendono a “riposare”). La “regalità” del braccio alzato (lo stesso che a volte simboleggia la facoltà di giudicare) sarebbe nel contempo abdicata, in quanto “sguainata” dal soprassalto per il risveglio. Sognando, i pensieri “cavalcano” fra di loro (persa la distinzione della logica), mentre la libido ne favorisce la “spavalderia”. Al risveglio, quelli dunque sarebbero costretti ad “abdicare”.

Giada Brazzale - Matteo Zancan

Bibliografia consultata:
F. PESSOA, Fantasie di interludio, Passigli Editori, Firenze 2002, p. 47

 

 

 

 

Nota biografica sugli artisti recensiti:

 
Il fotografo Matteo Zancan scatta per passione, e vive a Cordignano (TV). Egli aveva iniziato come paesaggista, salvo poi passare (negli ultimi due anni) al ritratto. Attraverso la fotografia, Zancan è riuscito a superare la propria timidezza. Di recente, egli ha trovato un preciso obiettivo: valorizzare la bellezza femminile. Zancan crede che, attraverso l’esercizio fotografico, si conosca sempre qualcosa di nuovo. Egli è anche disponibile ad accettare le critiche al suo lavoro, se poste in maniera costruttiva. Zancan si sente davvero appassionato di fotografia.

https://500px.com/ZancanMatteoPhotography

 
La modella Giada Brazzale nasce nel 1992 a Marano Vicentino (VI). Lei comincia a calcare le passerelle un po’ per caso, all’età di 15 anni. In breve, Giada parteciperà ai concorsi di bellezza, raggiungendo pure le loro fasi nazionali. Nel tempo libero a lei piace leggere, senza trascurare lo studio (nel campo della cosmesi) e la famiglia. Oltre a posare per importanti stilisti, Giada fa la presentatrice per eventi di moda, sport, bellezza ecc…, pure in televisione.

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