Mark Knopfler: Il Fingerstyle nel Rock


Sarà dura scrivere un breve articolo su questo artista che tra poco andrò a presentare: considerato uno dei più grandi Guitar Hero di sempre, Mark Knopfler è stato (ed è tutt’ora) un’ispirazione continua nel mondo dei chitarristi. Forte di uno stile ed un’impronta musicale immediatamente riconoscibile che prevede l’uso delle dita al posto del più usato plettro, Mark con il suo talento è in grado di combinare più tecniche e stili musicali, fattore che da alle sue esecuzioni un sapore ed un approccio sempre nuovo, mai banale.
Conosciamo questo artista soprattutto per essere stato il fondatore, chitarrista principale e cantante di quel gruppo storico chiamato Dire Straits. Dopo lo scioglimento di questa fantastica band, Knopfler suonò con diversi artisti del panorama musicale rock e folk (come Chet Atkins, Emmylou Harris), ed intraprese la carriera solista, affinando ulteriormente le sue doti di cantautore e compositore. Mark ha fatto uscire il 17 marzo ’15 “Tracker”, ovvero il suo ottavo disco solista. Una buona recensione del disco la potete trovare qui. Ora vediamo assieme quali sono gli ingredienti principali dello stile musicale di Mark e quali sono state le sue più grandi ispirazioni.

INFLUENZE MUSICALI:
Mark inizio’ a suonare la chitarra all’età di 15 anni. Durante quel periodo, la sua musica preferita era il rock n’roll, ed amava ascoltare gruppi come i Beatles, i Rolling Stones, i Kinks, e gli Shadows. Gli piaceva anche il rockabilly e il rock n’roll degli anni 50, comprendente musica di Elvis Presley, James Burton, Duane Eddy, Jerry Lee Lewis, e Chet Atkins. Quest’ultimo artista ebbe una notevole impatto su Mark. Sempre nello stesso periodo Knopfler scoprì la musica di Bob Dylan, che lo influenzò moltissimo specie nel suo modo di cantare e comporre. Bob è considerato tutt’ora uno dei suoi artisti di riferimento.
All’eta’ di 16 anni, Mark inizio’ ad ascoltare musicisti blues americani ed in particolare il blues di Chicago, con partiolare preferenza per la musica di Howlin’ Wolf e B.B.King.
Con le sue prime bands, Knopfler suonava il rock n’roll, mentre piu’ tardi inizio’ a suonare la chitarra acustica in locali popolari. Fu durante questo periodo che imparò la tecnica del finger style ed infine inizio’ ad imitare gli stili “claw-hammer” di molti chitarristi folk e celtici.
Verso la fine degli anni 60, Knopfler allargo’notevolmente i suoi interessi musicali: iniziò anche, ad ascoltare musica swing occidentale, ragtime, slide guitar, country blues e musica jug-band.
La piu’ grande influenza chitarristica durante questo periodo, per Knopfler, fu J.J. Cale :”Ascoltavo moltissimo J.J. Cale proprio nel periodo in cui il mio stile si stava sviluppando” disse Knopfler in una intervista. Gran parte dell’influenza di Cale e’ ben visibile nelle strutture degli accordi e delle tonalita’ di Mark, nonché nel tocco e nell’approccio chitarristico in generale. Le colonne sonore da film che Knopfler registro’ durante gli anni 80, rivelano altre influenze importanti, comprendenti il compositore italiano Ennio Morricone e la musica irlandese tradizionale.

                                                                                 APPROCCIO STILISTICO:
Lo stile di Knopfler e’ caratterizzato da un ampio uso di triadi e arpeggi per creare linee melodiche che ben si adattano ai cambi di accordi, scale diminuite e volate cromatiche.
La sua mano sinistra invece, crea vibrati veloci che rimandano a B.B.King ed è solito ripetere diverse figure (o licks) in modo discendente, ovvero che dal fondo manico vanno verso l’inizio della tastiera.
Sebbene esegua gran parte dei suoi brani in accordatura Standard, di tanto in tanto Mark utilizza accordi aperti, specialmente per lo slide. Per “Water Of Love“, accordò in SOL (Re, Sol, Re, Sol, Si, Re, dal basso verso l’alto), e per “Telegraph Road” in SIb (Fa. SIb, Fa, SIb, Re, Fa, dal basso verso l’alto).
Fa, Re minore e Si minore sono alcune delle sue chiavi da composizione preferite.
Knopfler mischia spesso diversi stili all’interno di una canzone: a volte parte con motivi in stile country seguiti da altri d’ispirazione Celtica. Alcuni suoi ritimi ricordano anche il reggae, altri il rockabilly e, sebbene prenda molti tratti distintivi di stili diversi tra loro, Mark riesce a metterli insieme in una maniera semplice e diretta, che mantiene la propria personalità e tratto distintivo.

                                                                                TECNICA CHITARRISTICA:
Per quel che concerne la tecnica chitarristica di Mark, possiamo certo dire che il grosso del lavoro viene fatto esclusivamente con l’uso di tre dita: pollice, indice e medio. L’anulare e il mignolo, tenuti accoppiati, sono utilizzati appoggiati al corpo o al battipenna della chitarra ed intervengono solo in particolari arpeggi, come ad esempio quello di “Romeo And Juliet”, e in altri limitati casi.
Delle tre dita più usate, il pollice e l’indice hanno un lavoro di primaria importanza, mentre il medio svolge un’azione complementare: con l’uso di queste tre dita Mark riesce a dare un effetto sia percussivo sia morbido, creando un effetto dinamico personalissimo e unico, che mischia varie tecniche musicali come quelle di claw-hammer e frailing. Generalmente, Il pollice e l’indice, pizzicano la stessa corda svolgendo l’azione di una pinza: In questo modo la corda viene strappata e, all’occorrenza, anche “frustata” sulla tastiera. In alternativa, pollice e indice eseguono un’azione alternata sulla stessa corda dove il pollice ‘pizzica’ verso il basso, mentre l’indice (quasi sempre accoppiato al medio) si comporta come un plettro che svolge una pennata alternata dove si pizzica con il polpastrello e si percuote con il dorso dell’unghia, ed il tutto eseguito sulla stessa corda o su due corde.
Knopfler suona da destrimano pur essendo mancino: l’azione della mano forte sul manico infatti, gli permette di sviluppare un vibrato estremamente rapido e potente, nonché di eseguire con naturalezza il bending su tre corde.

Per le esecuzioni veloci, usa normalmente hammer-on e pull-off. Possiamo avere un esempio di questa tecnica ascoltando il suo ultimo assolo in “Sultans Of Swing”.
Sebbene suoni principalmente con le dita, ogni tanto Knopfler usa un plettro piatto specialmente sulle chitarre acustiche: un esempio lo abbiamo nel brano “On Every Street“. E’ anche un esperto suonatore di slide. Infila il suo slide sul mignolo per lasciare spazio alle altre dita, che sono così libere di suonare altre note.
Un’altro aspetto importante della tecnica di Knopfler e’ rappresentato dal suo controllo sull’attacco: mentre con la sua tecnica a diteggio genera un attacco percussionistico, molte volte utilizza un pedale del volume per salire dolcemente d’intensità fino ad ottenere la nota desiderata, simulando l’effetto di un violino, dando varietà e dinamica all’esecuzione. Nelle sue chitarre Knopfler preferisce le combinazioni intermedie dei pickup, ovvero le posizioni bridge/middle o a neck/middle .

STRUMENTAZIONE:
Mark si procuro’ la sua prima chitarra all’eta’ di 15 anni, era una Hofner V-2 rossa con la forma di una Stratocaster, che suono’ per parecchi anni. Alla fine degli anni 60, Mark compro’ la sua prima chitarra National. In questo periodo, Knopfer compro’ anche una Les Paul Special del ’59, che rimase la sua chitarra principale fino a meta’ degli anni 70, quando passo’ ad una Fender Stratocaster. Da allora, le Stratocaster e simili sono state le sue chitarre principali.
Un’altra chitarra elettrica che Knopfler usò di più in tutta la sua carriera è una Pensa-Suhr (qui in basso a sinistra) della fine degli anni 80, con pickups EMG attivi (un humbucker nella posizione del ponte e 2 single coil, con tremolo Floyd Rose). Possiede, inoltre, altre diverse chitarre Pensa-Suhr alcune solo con single coil. Agli inizi degli anni 80, la sua chitarra principale era una Schecter Stratocaster rossa. Knopfler suona spesso questa chitarra e possiede anche una copia Schecter Telecaster rossa , con pickup Seymour Duncan. Altre chitarre elettriche solidbody della sua collezione comprendono diverse Fender Stratocasters degli anni 60 con neck in acero e in legno di palissandro, una Fender Telecaster Custom con un neck in palissandro e una Burns Baldwin a 12-corde. Nel brano “Brothers In Arms”, inizio’ ad usare una Les Paul Custom provvista di un’ interruttore di fase.

Attualmente la chitarra più usata dall’artista è la sua Stratocaster signature con tastiera in palissandro.
Altre chitarre solid body che ha suonato comprendono una Gibson ES-335 che ha usato in “Slow Train Coming” di Bob Dylan.
Knopfler possiede anche diverse chitarre resofoniche National. La sua National prinicipale e’ una Syle O del 1937 con 14 tasti fuori body con elettronica L.R. Baggs. Suona diverse chitarre acustiche, comprese un paio di custom Ovation Adamas a 12 e a 6 corde, una Gibson J-45, una Taylor e una Gibson L-3 con archtop del 1925 e Godin. A volte, suona anche chitarre a corda in nylon, compresa una  Gibson Chet Atkins e una classica Ramirez.

AMPLIFICATORI ED EFFETTI:
All’inizio della sua Carriera Mark suonava con un Selmer Thunderbird da 30 watt.
Nei primi anni dei Dire Straits invece passò ad amplificatori combo Music Man, aventi due speaker da 12 pollici. Agli inizi degli anni 80, preferiva testate Mesa Boogie, che suonava mediante cabinet Marshall.
Già in questo periodo, usava anche un Fender Vibrolux per l’effetto tremolo dell’amplificatore.
Piu’recentemente, a metà degli anni 90, Knopfler usò testate Soldano da 100 watt modificate da Pete Cornish per isolare il pre-amplificatore dal finale. Negli ultimi tempi ha usato molto anche amplificatori Reinhardt, Komet e Tone King Imperial (qui a lato e sopra).
Knopfler utilizzava ed utilizza ancora pochi effetti, preferendo il suono di una chitarra collegata ad un amplificatore. Con i Dire Straits suonò con un Delay TC 2290, un Quadraverb Alesis, un Boss CE-300 Super Chorus, una multieffetto Zoom 9010, ed un wah-wah Dunlop Cry Baby . Utilizza spesso ancora oggi un pedale per il volume Ernie Ball.

Qualche video non basta per godere appieno delle straodinarie doti di Mark: vi lascio allora con 2 dei miei brani preferiti.

Al prossimo numero!

https://www.youtube.com/watch?v=4KOpepmI7r8

https://www.youtube.com/watch?v=Z0dwIFqlLXM

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