Steve Howe: Genesi ed evoluzione del Prog Rock


Negli anni ‘70 molti generi musicali si consolidarono ed altri invece presero forma: tra tutti ricordiamo la nascita del Progressive Rock, genere molto complesso ed articolato, che estese ulteriormente i confini della musica rock allora conosciuti. In questo articolo parleremo proprio di uno dei più grandi innovatori di questo genere musicale, ovvero Steve Howe. Musicista versatilissimo, in grado di combinare stili rock, jazz, classici e country, Howe è conosciuto ai più come membro e chitarrista principale degli Yes. Oltre a quest’ultimo gruppo, questo artista vanta una carriera molto vasta: negli anni ’80 è stato membro degli Asia (gruppo attivo fino al 2013)ed ha formato un supergruppo con l’ex Genesis, Steve Hackett (ovvero i GTR). Negli ultimi anni è stato impegnato nei tour con gli Yes (l’ultimo loro album in studio è Heaven & Earth del 2014) e continua ancora oggi la carriera solista. Ha da poco annunciato un nuovo album Anthology, previsto per il 10 Marzo del 2015 ed un nuovo tour che partirà dal 28 aprile di quest’anno.
INFLUENZE MUSICALI: Il primo disco che si comprò fu un disco di Bill Haley, che gli fece venir voglia di imparare a suonare la chitarra. Quando a 12 anni iniziò a suonare questo strumento, imparò da solo a suonare canzoni dei primi chitarristi rock, come Chuck Berry, James Burton con Ricky Nelson e Carl Perkins. Il brano strumentale “Sleepwalk” lo indusse ad imparare a suonare una steel guitar piu’ avanti, durante la sua carriera. Gli piaceva anche suonare il blues, ma in un’intervista disse:“ Avevo qualcosa del suonatore blues, ma l’ambientazione in cui stavo suonando non era blues. Non considero blues niente di tutto ciò che io abbia registrato negli ultimi 25 anni”. Anche i chitarristi country e pop ebbero un’influenza profonda per l’artista. Chet Atkins lo ispirò moltissimo, in particolar modo l’album Teensvill. A Howe piaceva anche la musica di Jimmy Bryant, e tra gli altri favoriti ricordiamo Les Paul. Fu il fratello piu’ grande di Steve a fargli scoprire la musica jazz e ben presto Barney Kessel divenne il suo preferito. Amava anche gli stili di musica di Kenny Burrel e Django Reinhardt e più tardi sviluppò un gusto anche per la musica di Wes Montgomery. All’età di 18 anni, Howe aveva iniziato ad interessarsi anche alla musica classica, Vivaldi in particolar modo. I suoi chitarristi classici preferiti comprendono Julian Bream e Carlos Montoya. Le influenze piu’recenti di Steve comprendono il chitarrista cubano Leo Brouwer, il suonatore di chitarra classica Carlos Barnell e il chitarrista celtico Martin Simpson.

STILE CHITARRISTICO E TECNICHE: Sebbene molte delle sue influenze musicali siano state costituite da eccellenti suonatori tecnici, Howe preferisce alla tecnica il sentimento e le sfumature:“Mi sento piu’vicino a più con George Harrison che con George Benson”- commenta Howe. Ha volutamente evitato di prender lezioni, non ha mai imparato a leggere la musica e riteneva fosse più importante per un suonatore scoprire il suo stile permettendo alla propria personalità di emergere attraverso la sperimentazione sullo strumento. Nonostante la mancanza di una vera e propria formazione classica, Steve possiede un sofisticato senso armonico, ritmico e melodico.
Il suo stile, come abbiamo accennato all’inizio dell’articolo e nelle sue influenze musicali, e’ un conglomerato di diversi generi e stili e tecniche chitarristiche differenti. Tiene il plettro con il pollice della mano destra e l’indice, usando le tre dita libere per pizzicare le corde, ricordando il modo di suonare di Chet Atkins. Si può ascoltare un esempio di questa tecnica nel brano “The Valley Of Rocks” e in “Clap” (degli Yes). Alla sua tecnica della mano destra spesso ricordiamo l’uso del tremolo e del cross picking. Steve inoltre, plettra verso vari punti lungo la corda per ottenere variazione di tonalità. La sua tecnica della mano sinistra fa ampio uso di pull-off e fraseggi staccati e legati.
Molti degli assoli di Howe sono a corda singola, eseguiti su e giù per il manico. Steve preferisce questo approccio rispetto ai modelli convenzionali lungo varie corde, perché, a detta sua, l’esecuzione in generale e’ più consistente. Uno dei suoi marchi di fabbrica consiste nell’eseguire una scala di accordi ascendenti in combinazione con note a bordone, producendo un effetto simile alla chitarra a 12 corde. Inoltre, Howe fa uso ampio di legature e hammer-on, che alterna alla tecnica di picking. Non dimentichiamoci che Steve è altresì un eccellente suonatore di chitarra acustica e classica: è infatti suo l’assolo di Innuendo dei Queen.

CHITARRE: La prima chitarra di Howe fu una chitarra acustica che gli fu regalata dai suoi genitori per Natale, quando aveva 12 anni. Più tardi, decise di passare all’elettrica e si comprò da un amico una Guyatone LG50, chitarra con la quale suonava quando era con i Syndicats. Nel 1964, Howe si comprò da Selmer music di Londra una nuovissima Gibson ES-175D (la prima a sinistra nell’immagine a fianco). Quest’ultima chitarra è rimasta il suo strumento principale ancora oggi ed e’stata utilizzata in quasi tutti i dischi che ha fatto. Questa Gibson è stata prodotta nel 2002 in una edizione limitata recante la sua firma.
Lungo la sua carriera ha accumulato una collezione di più di 100 chitarre, gran parte delle quali egli usa negli studi di registrazioni e nei dischi, e che comprende parecchie chitarre elettriche arch-top, semi-hollow (tra tutte una Gibson ES-345TD Stereo (in alto, è la prima sulla destra) del 71, una Gibson ES Artist degli anni 80, e una Rickenbacker 360), e delle solidbody. Howe ha avuto diverse Gibson Les Paul, comprendenti anche una Custom con 4 pickup e Les Paul Junior. Altre solidbodies preferite comprendono una Fender Tele del ‘55 (prima in basso a sinistra) con un humbucker nella posizione del manico, una Fender Broadcaster, e una Fender Stratocaster del ‘67. Il modello Steinberger GM4T e’ una della sue attuali chitarre solidbody preferite. Possiede anche molte chitarre a doppio manico e a 12 corde, Sitar elettriche, chitarre lap steel Gibson e Fender.
Come chitarre acustiche Howe predilige le Martin, usate da lui in quasi tutti concerti. Proprio la Martin intorno al 2000 ha prodotto una serie limitata di chitarre “Steve Howe Signature”, modello noto con la sigla Martin 00-18SH
A causa del suo interesse per la chitarra classica, Howe si e’ procurato alcuni strumenti in corde di nylon. La sua chitarra classica principale e una Kohno del ‘73. Suona anche una chitarra flamenco master Jose Ramirez 1A del ’76 e una chitarra elettrificata Chet Atkins CE, che utilizza quando è sul palco. Durante gli anni 70, Howe suonava la chitarra con uno spesso pick di plexiglass, mentre oggi preferisce plettri più convenzionali.

AMPLIFICATORI ED EFFETTI: Il primo amplificatore di Steve fu un piccolo modello Guyatone che gli arrivò con la sua chitarra. Più tardi, passò a un Watkins Dominator, poi a un Fender Tremolux, che usava con i Syndicats. Nel 1966, acquisì un Vox AC50 ed iniziò a ad usare un solid-state Vox AC100, quando si unì ai Tomorrow. Più tardi Steve acquistò diverse testate e casse Fender Dual Showman. Inizò ad usare un Fender Super Reverb dopo che gli Yes registrarono “Fragile”, mentre nel 1978, Steve preferì suonare con 3 Fender Twin Reverb e 6 cabinets Twin. Sul palco, utilizzava correntemente una combinazione di amplificatori Fender Twin Reverbs e Marshall, amplificatori che usava anche quando suona in studio. Possiede inoltre diversi amplificatori Gibson, compreso un EH-150 degli anni 30, un solid state Lab Series degli anni 70 per le registrazioni, A volte, suona mediante un cabinet a speaker roteante Leslie.
In tempi recenti invece, Steve alterna i Vox AC50 (in studio) a Line 6 DT50 (in alto a destra) con il quale sfrutta la pedaliera Line 6 PODHD500 (in basso a sinistra) per ricreare il tipico sound degli Yes e programmare effetti.
Parlando proprio di effetti, alcuni dei suoi preferiti , durante i primi anni degli Yes, comprendevano un Echoplex, Maestro fuzz, un wah-wah Cry Baby, pedale per il volume Fender e un ring-modulator. Amava anche usare il riverbero e il tremolo del suo amplificatore. Più di recente preferisce usare un distorsore Electro-Harmonix Big Muff, un delay digitale Roland SDE-3000, un reverb digitale Roland SRV-2000, un Eventide Harmonizer, un unità multi-effetti Yamaha SPX-90 e uno strumento di supporto E-Bow sostenuto a mano . Howe ha sperimentato diversi sistemi sintetizzatori per chitarra. Nel 1975, usò il Synthesear di Walter Sear. Più tardi, acquistò un Roland GR-300 e un GR-700, i suoi sintetizzatori per chitarra preferiti. Ha anche suonato sintetizzatori per chitarra Stepp e Ibanez.

Ecco a voi 2 video che mostrano la straordinaria versatilità di questo artista!

Alla prossima!

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