Joe Walsh: Il Sound degli Eagles


Bentornati cari appassionati di sei corde, questo mese parliamo di un vero veterano che quest’anno compirà ben 67 anni. Chitarrista talentuoso, cantante, produttore, compositore, polistrumentista e persino attore, questo artista è stimato ed elogiato da grandi nomi quali Eric Clapton, Jimmi Page e Pete Townshend. Gode inoltre di un’ottima fama per aver contribuito alla creazione di canzoni memorabili, potenti riff della storia del rock ed assoli inconfondibili.

Iniziando a suonare nel 1968 con i James Gang e con i Barnstorm più tardi, questo artista si guadagnò il rispetto di tutta la critica di oggi come di allora. Dal 1975 è entrato a far parte di una band di nome Eagles.

Stiamo parlando di Joe Walsh.

Di certo qui in Italia, i più conosceranno l’ultima band che ho nominato, ovvero gli Eagles, in particolar modo i chitarristi: l’assolo di Hotel California d’altronde è annoverato tra i 100 assoli memorabili della storia del rock secondo la rivista Guitar Magazine (e come dargli torto!) piazzandosi ben all’ottavo posto di quella classifica cosi’ unica. Così come ha reso speciale Hotel California,Walsh ha contribuito non poco al successo di quel gruppo formato, per altro, da incredibili musicisti: come non citare i potenti riff di Life in The Fast Lane (in allegato qui sotto) e The Long Run? Cio’ che rese straordinaria la band degli Eagles,furono le composizioni,le performance dei singoli e il feeling tra chitarristi molto diversi fra loro, l’amalgama che si creo’e’ in gran parte merito suo. Joe ha sviluppato anche dei lavori da solista, l’ultimo dei quali è Analog Man, uscito nel 2012. Maggiori informazioni e curiosità sul chitarrista le potete trovare cliccando qui.

 

STRUMENTAZIONE ED INFLUENZE MUSICALI:

Walsh in varie interviste ha citato Jimi Hendrix, B.B. King, Chuck Berry, Little Richard, Eric Clapton, The Rolling Stones, The Beach Boys, Jeff Beck, The Beatles, Led Zeppelin, Deep Purple, Manfred Mann e i Faces quali sue influenze musicali e di vita. Molti nomi certo li abbiamo già sentiti e visti in altri articoli, sono state ispirazioni di molti artisti; del resto Joe fa parte della gloriosa epoca del ’70 e ’80, forse il periodo più innovativo della musica: quello dove si scoprivano le reali potenzialità della chitarra elettrica e si definivano nuovi generi musicali. Influenze del primo rock ‘n’ roll dunque, come anche del blues, a cui associamo l’uso di scale pentatoniche maggiori e minori, largamente usate da Joe. Tutti elementi alla base del suono personalissimo di questo artista, che contiene in parte le radici anche del funk e del country.

Fin qui nulla di nuovo, ma come sappiamo, il talento di un chitarrista (e di un artista in generale) non sta nell’ispirazione, quanto nella personalità. Possiamo dire che tutti questi generi a cui abbiamo fatto riferimento, siano da contorno al grande carisma ed all’ impatto che ha Joe sul pubblico.

L’inventiva e l’improvvisazione, gli “stati emozionali” sono alla base del suo sound, che non si chiude in schemi didattici, ma punta all’originalità. Lo vediamo cimentarsi con strumenti acustici ed elettrici sempre diversi, padroneggiando in maniera impeccabile ogni tipo di tecnica (bottleneck style e finger picking per citarne alcuni).

Non ha particolari preferenze in fatto di amplificatori e chitarre: notiamo infatti che Joe, nel corso degli anni ha suonato tantissimi strumenti diversi sia in campo elettrico che acustico. Ricordiamo Fender Stratocaster, Telecaster, Gibson Les Paul, Les Paul Junior, Carvin, SG e dal vivo, recentemente anche chitarre Duesenberg. Dal vivo usa principalmente chitarre con humbucker (come le Les Paul) per via del maggiore volume sprigionato dai Pickup, mentre preferisce chitarre con i single coil in studio. Come acustiche notiamo, tra le altre, delle Gibson j200, sia a 6 che a 12 corde.

Fa uso di pedalini per creare il suo suono. Walsh ha una larga gamma di pedalini Boss come delay,phaser e overdrive, a cui affianca anche wha wah, talk-box e qualche effetto della Visual Sound.

Come per i pedalini e le chitarre, Joe nel corso degli anni ha cambiato vari tipi di amplificatori, passando per Fender Twin, Hiwatt, Carvin e recentemente anche Dr. Z e Vox AC15 (qui a destra).

Questo grande chitarrista dunque, come abbiamo visto con Joe Perry, non ha un determinato punto di rifermento storico per creare il suo suono. Gli amplificatori, le chitarre e la strumentazione vengono scelte in base alle esigenze di palco, studio e, soprattutto, in base al gusto, il quale può cambiare molto facilmente. Siamo alla continua ricerca di un suono, ma non scordiamoci, come dice Joe, di non rinchiuderci in schemi mentali: bisogna continuare a ricercare nuove sonorità, senza guardare troppo il passato.

Un assaggio del grande talento di Walsh in questi 2 brani tratti rispettivamente dalla sua prima band (i James Gang) e dagli Eagles.

Al prossimo appuntamento!

https://www.youtube.com/watch?v=NJbUKmk_m_0

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