Recensioni – Holy Motors


Locandina film "holy motors"Holy Motors

di Leos Carax, con Denis Lavant, Edith Scob, Eva Mendes, Kylie Minogue, Michel Piccoli

Monsieur Oscar (Denis Lavant) sale sulla sua limousine, guidata dalla misteriosa Cèline (Edith Scob).  Monsieur Oscar ha una serie di appuntamenti, e per ciascuno dovrà essere qualcuno di diverso: una mendicante, un killer dei bassifondi, un severo padre di famiglia…

Leos Carax o si ama o si odia: in entrambi i casi ci vuole coraggio. Perchè l’autore francese di Holy Motors appartiene ad una categoria che è sempre stata rara: quella dei registi capaci di spiazzare il proprio pubblico. E non con un nuovo effetto speciale, ma con il linguaggio dell’arte. Carax può lasciare disgustati a volte e incantati altre, o più spesso disgustati ed incantati insieme. Ciò che gli è caro è l’atto creativo, quello visionario, magico, dell’immaginazione artistica e del suo modo di farsi materia, oggetto, realtà. E a volte anche film.

Si può dire allora che lo stesso amore animi Monsieur Oscar che  si aggira per una città che sa di vuoto e apatia,  ogni volta interpretando un personaggio diverso, in una serie di scene slegate nel senso,  unite e separate da un taglio di montaggio.  Ma perchè  fa tutto questo? Perchè viene compiuto il gesto creativo, o meglio per chi? Per un pubblico grigio ed addormentato, come quello dell’incipit? E  dove avviene l’atto dell’immaginare? Può la fantasia prendere vita in uno spazio vuoto di emozioni?

Oscar tenta di essere immaginazione, colore, vita dove ciò che regna è l’apatia. Che fine ha fatto il senso del recitare, dell’essere cangianti e ricreare se stessi, del trasformare ciò che abbiamo intorno? Il senso del non senso?

Holy Motors scuote e sorprende, Holy Motors però fa fatica ad essere capito. Carax fa una panoramica di generi e registi, da Vidor a Clair, da Kubrick a Bertolucci, costruendo un’opera sconnessa, oscura, di difficile comprensione.  Holy Motors ha la crudezza del miglior cinema d’avanguardia, Holy motors non ha alcun significato e ne ha mille. Per questo  forse non è un film per tutti: o forse lo è e spenderci paroloni vuol dire non averlo capito per nulla. 

Il cinema è morto. Viva il cinema! Da vedere

https://www.youtube.com/watch?v=y1gsiwW7vcE

 

1 comment

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  1. S.

    “Il cinema è morto.”
    Da cinefila ammetto che il cinema contemporaneo, salvo alcuni film ovviamente, sta morendo.
    E non credo sia colpa solo dei registi, ma anche del pubblico che è pigro e vede i film solo come un passatempo.
    Sempre da cinefila, mi unisco e grido “viva il cinema!”

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