Caporetto a Melbourne


L’Australian Open 2013 non è ancora terminato, ma possiamo già tracciare un primo bilancio. L’avventura italiana si è chiusa con 9 atleti usciti al primo turno, 1 al terzo turno, 1 agli ottavi di finale. Un risultato decisamente al di sotto delle attese. Vediamo perchè.

L’italiano che ci ha dato più soddisfazioni è sicuramente Andreas Seppi, che ha confermato i progressi del 2012: più sicuro alla battuta, più solido da fondocampo, più consapevolezza nei propri mezzi, in grado di lottare quando il match si fa duro. Supera Zeballos in 3 set, lotta e vince con Istomin fino al quinto, sorprende la teste di serie Cilic. E dire che il tabellone gli è stato favorevole poiché Del Potro si era fatto battere dal francese Chardy, un giocatore certamente discontinuo e anche portatore di qualche problema al ginocchio. La solidità che Seppi aveva dimostrato fino a quel momento mi lasciava presagire un approdo al turno successivo. Come succede spesso in campo maschile italiano, quando si è ad un passo dal raggiungere obiettivi importanti, ecco che siamo pronti al masochismo. Una partita scialba dell’italiano, inaspettatamente calato di ritmo, che non ha trovato soluzioni sufficienti a scardinare il gioco avversario. Solo botte da fondocampo. Un po’ poco per un ottavo di finale. Nonostante questa occasione sprecata, il passo in avanti c’è stato: in 7 partecipazioni al torneo non ha mai superato il secondo turno e da lunedì sarà numero 18 in classifica, sopravanzando di 5 posizioni. Prossimo obiettivo: top 15.

Un po’ meno bene va a Roberta Vinci. Supera agevolmente Soler-Espinosa e Amanmuradova (ci ho messo 3 minuti a scriverlo..), per poi essere battuta al terzo turno dalla Vesnina, giocatrice in ottima forma e che 2 settimane fa ha vinto il torneo di Hobart. Anche qui rimane l’amaro in bocca, perché la Vinci si è procurata un match-point, che se fosse stato convertito avrebbe potuto portarla di fronte alla Azarenka. La Vesnina è una giocatrice forte e potente, che tira a tutto braccio. Un tipo di giocatrice che la Vinci soffre (anche l’Errani), contro cui compensare la forza con la tattica potrebbe non bastare. Oggi la Vinci è numero 16. Se vuole ancora migliorare credo che debba prendere in considerazione l’ipotesi di dedicarsi solo al singolo.

Adesso le dolenti note, che non sono poche, purtroppo. La delusione più grande in tema azzurri è la sconfitta al primo turno dell’atleta migliore che schieriamo, Sara Errani, a favore della Suarez-Navarro. Qui mi tocca una piccola riflessione. Dalla finale del Roland Garros dell’anno scorso in avanti l’Errani è salita in classifica di parecchie posizioni, fino alla posizione numero 7. Una cavalcata che è stata resa possibile dalla sua grande intelligenza tattica, forse la migliore nel circuito femminile. Adesso per poter ancora migliorare sono obbligatori alcuni accorgimenti tecnici e atletici. In primis, la battuta. Non era competitivo quello dell’anno scorso e non è migliorato di 1 Km/h oggi, anzi si è vista un’involuzione di tale gesto tecnico. In secundis, seppur la tattica sia volentieri fondamentale e decisiva, una potenziale Sharapova o S.Williams la farebbero giocare 10 metri fuori dal campo, non avendo lo stesso potenziale fisico. Doversi riconfermare e dimostrare che non è lì per caso non è facile. Quest’anno dovrà confrontarsi con una maggiore responsabilità e pressione, ma se prenderà le giuste decisioni ( e deve farlo) credo che potrà ancora darci tante gioie.

C’è il caso anche di una sconfitta giustificata e onorabile, come quella di Francesca Schiavone a favore della Kvitova, numero 8 al mondo e decisamente superiore al momento, anche per inerzia. Francesca ha giocato benissimo per 2 set, uno anche vincendolo, al terzo si è sciolta. Inutile dire che non è quella dei tempi d’oro, tant’è che è sprofondata al 44esimo posto nel ranking. Ha 33 anni, ma è una di quelle che non vorrei si ritirasse mai. Per il suo stile, per la sua grinta, e non a caso è soprannominata “la Leonessa”. Se entro l’anno non avrà grandi risultati, credo che possa realmente prendere questa decisione.

Un giocatore che non si riesce mai a decifrare è sicuramente Fabio Fognini. Non aveva iniziato male l’anno, ha battuto anche un certo Dimitrov. Eppure eccolo sfornare l’ennesima prestazione decadente contro lo sconosciuto Bautista-Agut. Fognini ha grandi potenzialità. I suoi fans attendono da un po’ di tempo che queste prendano il sopravvento sul suo carattere, sulla sua temperanza. Il tempo è ancora dalla sua parte.

Le altre sconfitte di primo turno non fanno più notizia. Per dovere di cronaca, in campo maschile hanno perso Cipolla contro Kamke, Lorenzi contro Anderson, Bolelli (in ripresa!) contro Janowicz, Volandri (incredibilmente vincendo un set) contro Simon e nel femminile, Knapp contro Koehler, Giorgi contro Foretz Gacon.

In definitiva gli Australian Open per gli italiani sono andati decisamente male per gli italiani, forse uno dei peggiori Slam degli ultimi tempi. Non è una novità. Ci stiamo abituando a questo andamento negli Slam e nei tornei che contano (più in campo maschile onestamente). Non possiamo accontentarci degli exploit occasionali. L’anno scorso Errani e Vinci ci hanno fatto emozionare, oggi appaiono già in difficoltà. Flavia Pennetta rientrerà a febbraio da un operazione al polso. Aggiungiamo un’altra speranza.

N.B. Nella mia disamina non ho messo in conto volutamente i risultati di doppio, categoria ormai periferica del tennis, snobbata dai migliori al mondo.

Tabellone maschile

Tabellone femminile

1 comment

Aggiungi
  1. Emiliano

    tutto molto chiaro e deprimente ( non per la forma ed il contenuto, ma per la notizia 😀 ), almeno per chi ancora spera in qualche buon risultato italico nel tennis 😛 io sinceramente credo che il potenziale, almeno al livello maschile , sia quello che realmente ci mostrano. certe volte con picchi negativi, come in questo caso, ed altre volte con picchi positivi, ma la media si assesta sulla mediocrità. senza offesa per nessuno ^^ taccio in campo femminile, in quanto non sono un grande spettatore 😛 la situazione li è cmq più rosea e non solo perchè parliamo di donne 😀

+ Leave a Comment