2° turno della Serie A italiana di basket


«Il mio cervello è la chiave che mi rende libero» diceva il grande Harry Houdini. E in effetti, la seconda giornata della Serie A di basket vede protagonisti i playmaker, ovvero proprio i cervelli: quelli veri e propri, come Travis Diener, Andrea Cinciarini, Jonathan Tabu, Phil Goss e Bobby Brown, il giovan Andrea Traini,o quelli meno classici come Kenny Hansbrouck, la quintessenza della point forward (l’ ala piccola che sa anche portare palla e organizzare i giochi), Daniele Cinciarini o lo stesso Luca Vitali, che regista lo è sempre stato ma sui generis, data l’ altezza e il range di tiro. Tutti sono stati importanti, per l’ economia delle loro squadre, quasi tutti sono stati decisivi. Perché in pochi sport come nel basket, forse, conta prima di tutto il cervello.

 MONTEPASCHI SIENA 92 – 65 ENEL BRINDISI

È la prima partita dell’ anno, quella dei campioni d’ Italia, anticipata per motivi legati all’ NBA Tour a cui Siena partecipa andando in trasferta a Cleveland. La Mens Sana dimostra ancora una volta la sua tradizione favorevole di playmaker americani: Bobby Brown è infatti decisivo nel parziale che Siena scava sin da subito tra sé e i rivali (18 punti e 3 assist). Bene anche Moss (15) ed Eze (12), che torna sul luogo del delitto e ricomincia da dove aveva concluso la prima volta, dominando sotto i tabelloni. Per Brindisi bene Gibson (17 punti), Viggiano (11) e Formenti (10), il resto è da rivedere. Magari in un confronto più equilibrato.

SAIE3 BOLOGNA 67 – 64 EA7 MILANO

Il secondo dei due match anticipati a causa dell’ NBA Tour vede Milano cadere quasi inaspettatamente contro la Virtus Bologna. Il gap tra i due roster è evidente, eppure i padroni di casa limitano l’ Olimpia grazie alla difesa e al cuore gettato oltre l’ ostacolo. Decisivo in questo senso è il reparto lunghi, con il fresco ex Rocca che segna 9 punti partendo dalla panchina, mentre Gigli ne fa 12, come Steven Smith. A ciò si unisce un Hasbrouck in serata di grazia (16 punti, 5 rimbalzi, 2 recuperi e 3 assist), che si dimostra un’ ottima point forward. Per Milano, in doppia cifra Hairston, Bourousis e l’ ex di turno Langford: contro una Virtus così, però, in pochi l’ avrebbero spuntata.

ANGELICO BIELLA 78 – 82 SCAVOLINI BANCA MARCHE PESARO

La Vuelle data da tutti per spacciata, a causa delle partenza eccellenti di quest’ estate, conferma i segnali positivi emersi nella gara contro Roma e supera in trasferta Biella, bisognosa ancora di rodaggio. Crosariol e Amoroso, i due lunghi, segnano entrambi 13 punti: il centro in particolare stupisce per la sua continuità, specie considerando come una settimana prima aveva avuto problemi di falli per tutta la partita, giocando alla fine solo 7 minuti. Ancora una volta, c’è Traini a guidare la carica dei suoi, con Barbour e Mack al seguito. Per Biella ancora bene Mavunga (16) e Brackins (14), e in più stavolta esplode il talento di Jaramaz (23 punti). Putroppo, però, ai piemontesi non basta.

CIMBERIO VARESE 91 – 83 SIDIGAS AVELLINO

La squadra di Vitucci si dimostra una volta di più a trazione anteriore e guadagna la seconda vittoria in altrettante gare: ancora una volta bene Ere (15 punti) e Bryant (18), Green (11) illumina e Polonara in 22 minuti in campo ne dipinge 17, e Banks partecipa anche lui con 14. Per Avellino, molto bene ancora Dragovic e Richardson, Johnson si conferma il solito punto fermo e Warren e Shakur mostrano tutto il loro potenziale offensivo. Che non raggiunge però, quello di Varese.

JUVE CASERTA 63 – 60 VANOLI CREMONA

Oltre a Pesaro, anche un’ altra delle squadre che quest’ estate rischiava di sparire, getta il cuore oltre l’ ostacolo e si prende un’ importantissima vittoria. Mordente, 10 punti in 29 minuti, conduce i suoi, insieme ai nuovi Chatfiled (11) e Jonusas (14). Per Cremona bene Huff (12), Harris (14) e Luca Vitali (13). Chissà se per lui possa finalmente essersi aperta una porta per tornare al rendimento eccellente che aveva quando è esploso. Di sicuro sarebbe una duplice vittoria: per lui e per il basket italiano.

SUTOR MONTEGRANARO 79 – 85 BANCO DI SARDEGNA SASSARI

È passata un’ estate, eppure non sembra cambiato nulla. Sassari vince sempre dando spettacolo, correndo e divertendo con nel motore i cugini Diener (19 per Travis, 15 per Drake), con Easley a ruota (10). A loro quest’ anno si è aggiunto il nazionale polacco Ignerski, un lungo che dà solidità e compattezza, e allo stesso tempo garantisce punti (12). Sempre a proposito di lunghi, molto bene per Montegranaro Valerio Mazzola, già autore di un’ ottima prova alla prima giornata. Si confermano, oltre a Burns, anche Daniele Cinciarini, e Tamar Slay, che in 35 minuti segnano rispettivamente 22 e 17 punti.

UMANA VENEZIA 60 – 58 TRENKWALDER REGGIO EMILIA

Dopo Daniele, Andrea. Anche il Cinciarini di Reggio Emilia mette in scena un’ ottima partita, con 15 punti 6 rimbalzi e 3 assist. Purtroppo non basta contro Venezia, che schiera per la prima volta il duo olimpico del 2004 Bulleri- Marconato, entrambi tra l’ altro compagni a Treviso (il primo per questo era stato contestato, in settimana). Proprio l’ apporto del numero 6 è determinante: i suoi 8 punti, con quellli di Wiliams e quelli di Clark, contribuiscono a portare alla vittoria i padroni di casa, che ottengono un notevole apporto anche da Diawara (9) e Young (10). La Reyer forse non dà spettacolo come l’ anno scorso, ma si dimostra forse più solida.

VIRTUS ROMA 70 – 84 CHEBOLLETTA CANTÙ

Nell’ unica gara domenicale di questo turno, Cantù si dimostra la vera e principale antagonista di Milano, resistendo inizialmente sul parquet romano e alla fine portando a casa un fondamentale successo. A nulla valgono i 24 punti di Datome, e i 14 di Czyz e Goss: i brianzoli si dimostrano troppo maturi, grazie all’ esperienza di Mazzarino e Tabu, che guidano i cavalli rampanti Tyus e Aradori. Ha ben figurato Roma, che pare essersi scrollata di dosso l’ inopinata stagione scorsa. Se davvero è così, ci sarà da divertirsi.

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