Serie A – 5° – 6° giornata


Juventus imbattibile. Napoli l’anti – Juve? A Palermo e Miccoli Show. Il Toro espugna Bergamo. Le milanesi si riprendono…..San Siro! A Cagliari salta Ficcadenti.

I Top. Continua l’imbattibilità della Juventus dallo scorso campionato: una “macchina perfetta” sembrano i bianconeri. Famelici come non mai, affrontano qualsiasi avversario sempre con lo stesso piglio e anche nelle giornate storte, come quella di Firenze, riescono sempre a portare il punto a casa. A farne le spese, nell’anticipo di Sabato, è stata la Roma di Zeman: surclassati in venti minuti i giallorossi sono sembrati poca roba rispetto ai campioni d’Italia in carica. Gioiscono i tifosi bianconeri che si vendicano del tecnico boemo dopo le polemiche alla vigilia del match ma soprattutto dopo le tante accuse degli anni passati da parte di Zeman sul doping e calciopoli. In questo momento la Juventus esprime il massimo concetto di “voglia di vincere”.

Continua l’exploit del Napoli di Mazzarri, una partenza sprint per i partenopei: solo nell’anno 89/90 (stagione del secondo scudetto) il Napoli è partito così bene ad inizio campionato. Fattore che lascia ben sperare il popolo azzurro, anche se la strada è ancora lunga. Un Napoli dai due volti, arrembante contro la Lazio nel turno infrasettimanale (vittoria schiacciante contro una diretta concorrente) e cinico e spietato ieri contro la Sampdoria. Merito va dato ai blucerchiati e al suo tecnico Ferrara: con l’aggressività e grande organizzazione di squadra messa in campo hanno dato del filo da torcere al Napoli per tutta la partita. Un cenno merita senza dubbi il bomber azzurro Cavani (4 gol nelle ultime due giornate e attuale capocannoniere della serie A), il vero trascinatore insieme ad Hamsik della squadra di Mazzarri. Il Matador vuole entrare di diritto nella storia del club puntando il record di reti di Maradona e riportare il titolo dopo 22 anni a Napoli.

Si prende le sue belle soddisfazioni il bomber tascabile Fabrizio Miccoli: dopo due giornate relegato in panchina dal neo tecnico Gasperini torna in campo e mostra tutto il suo repertorio. È bastato un calcio piazzato con i fiocchi, una serpentina a far girar la testa agli avversari ed un pizzico di follia che solo i grandi hanno: così il Palermo porta a casa i primi tre punti della stagione grazie al suo capitano e punta di diamante. La vittoria sul Chievo fa respirare i rosanero con l’aiuto e il grande appoggio del suo pubblico sempre pronto ad incitare la squadra anche nei momenti più difficili, per il resto è bastato Miccoli.

Grande sorpresa della giornata è stata la vittoria del Torino sul campo difficile di Bergamo contro un’Atalanta che si è spenta dopo il vantaggio iniziale di Denis. I granata stravincono con un secco 5 – 1 e puntano ad essere una delle sorprese del campionato: la vittoria è arrivata grazie al gioco spumeggiante ed incisivo degli uomini di Ventura dalla qualità dei suoi esterni offensivi e dalla verve realizzativa di Bianchi (arrivato a quota 70 gol tra i migliori attaccanti della storia del Toro). BentornAto Toro!

Tornano a vincere a San Siro le due milanesi dopo le prime giornate poco esaltanti: prima ci ha pensato il Milan nel turno infrasettimanale contro il Cagliari con la doppietta del gioiellino El Shaarawy chiamato ad essere salvatore della patria in questa fase della stagione. Ieri invece nel posticipo della 6° giornata è toccato a l’Inter di Stramaccioni sfatare il tabù contro una buona Fiorentina: una vittoria che moralmente può aiutare i nerazzurri nella rincorsa al titolo arrivata contro un avversario davvero ostico come i viola.

I Flop. C’è tanta preoccupazione e imbarazzo nella capitale sulla sponda giallorossa per i deludenti risultati della Roma: ad inizio di stagione il club allenato da Zeman era accreditato un po’ da tutti come una delle pretendenti al vertice del campionato, ma i primi risultati negativi hanno ridimensionato gli obiettivi della compagine capitolina. Già per molti si parla di fallimento del progetto Zeman, cosa assurda a mio parere dopo soli 4 mesi di lavoro del boemo. Ricorda molto da vicino quello che è accaduto lo scorso anno con Luis Enrique messo sempre in discussione ad ogni partita negativa: cosa molto usuale in una piazza calda come quella di Roma dove si vive il calcio quotidianamente. Certo la brutta sconfitta di Torino contro la Juventus non aiuta, Zeman ora è costretto a ritrovare non solo il risultato ma anche il bel gioco, una prerogativa per la filosofia del tecnico: una bella gatta da pelare spetta al boemo a Trigoria alla ripresa degli allenamenti. Sempre se non lo mandano via prima.

La fiducia invece non è arrivata al mister Ficcadenti da parte del suo presidente dopo la seconda sconfitta consecutiva rimediata dal Cagliari in casa contro il Pescara. Per Cellino non è bastato il buon gioco espresso dalla squadra: i risultati hanno fatto la differenza e per la seconda volta in due stagioni il presidente sardo esonera Ficcadenti (richiamato dopo l’esonero dello scorso anno). E quindi Cellino non ha avuto la pazienza di attendere momenti migliori e dare fiducia all’allenatore che ha portato la salvezza lo scorso anno: la stessa fiducia e pazienza che stanno perdendo i tifosi sardi costretti ancora una volta a rinunciare ad andare allo stadio per seguire la squadra del cuore per inagibilità dell’impianto. Fatto davvero assurdo per un campionato di spessore come quello Italiano.

Stesso problema potrebbe capitare a Di Carlo a Verona dove già girano i primi nomi per il sostituto sulla panchina del Chievo (uno su tutti Del Neri). Anche qui i recenti risultati negativi pare abbiano fatto perdere la pazienza al presidente Campedelli: insomma tutti sulla scia del presidente del Palermo Zamparini, anche se almeno lui ha avuto il buon gusto di dimettersi e affidarsi ad una vecchia volpe come Lo Monaco.

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