Torrenti di primavera. Un racconto romantico di Ernest Hemingway


Scritto nel 1926 a Parigi, Torrenti di primavera fu composto da Ernest Hemingway nel pieno del fervore polemico sull’arte e la letteratura che caratterizzò il decennio della “generazione perduta”. Criticando lo stile complicato degli autori americani di quegli anni, Hemingway prese una storia affascinante e la trasformò nel racconto indimenticabile di un amore perduto e ritrovato.

Il romanzo segnò la rottura dell’autore con Sherwood Anderson, uno degli scrittori che più influenzarono la sua formazione, appoggiando la ribellione alle regole strutturali della narrativa americana. Ma, mentre Anderson non era riuscito a costruire alcun disegno coerente nelle sue opere, il genio di Hemingway seppe trovare una nuova tecnica formale.

E quando Anderson, nel 1925, pubblicò il romanzo Riso nero, Hemingway ebbe tutta la misura della lontananza che ormai lo separava dal vecchio autore. Nella feroce satira di Torrenti di primavera, che di Riso nero costituisce una brillante parodia, riecheggiano grottescamente tutti i più tipici motivi “andersoniani”, allo scopo di dimostrare al maestro cosa sia la vera letteratura.

Spring_torrentsAmbientato nel Nord del Michigan, a metà degli anni 1920, Torrenti di Primavera è la storia di due uomini in cerca di amore in una piccola città.

Scripps O’Neill è uno scrittore in viaggio da Mancelona verso Chicago. Dopo l’abbandono della moglie e della piccola figlia, lascia la sua casa e la sua vecchia vita per provare qualcosa di nuovo. Incontra il suo destino nella città di Petoskey, sotto forma della sua seconda sposa, la cameriera Mandy. Alcuni definirebbero Scripps naive, altri stupido. È sicuramente un personaggio dalla mente pulsante e piena di domande, che però, di rado, riesce a trovare delle risposte.  E in questo modo dà voce a una generazione in difficoltà e incapace di esprimersi.

L’altra metà della storia racconta di Yogi Johnson, che ha perso parte di se stesso nella guerra e cerca di ritrovarla. Non è stato con una donna da quando è stato lasciato da una prostituta parigina, che gli ha preferito un ufficiale inglese. La sua vita si interseca con quella di Scripps nella beanery, dove anch’egli s’innamora di una donna nativa americana.

Anche se Hemingway negò, era opinione diffusa che avesse scritto i Torrenti di Primavera nel tentativo di rompere il suo contratto con l’editore Boni & Liveright. La casa editrice aveva il diritto di prelazione su tre libri dello scrittore, con la condizione che il contratto sarebbe stato risolto se uno dei tre fosse stato respinto. Boni & Liveright rifiutarono proprio i Torrenti nel dicembre 1925, ma Max Perkins accettò di pubblicarlo nel maggio 1926.

L’intrattenimento delizioso dei Torrenti, se non è proprio quello che ci si poteva aspettare dell’autore di In Our Time, nasce dal fatto di essere una commedia purosangue, con un pungiglione di parodia a spese di alcuni vezzi letterari. È una satira specializzata, quasi una vaudeville colta, con cui Mister Hemingway si rivolge principalmente ai colleghi letterati. Ridicolizza, ma allo stesso tempo mostra, ovviamente, il rispetto robusto per l’oggetto delle sue frecciate allusive. In alcuni punti del romanzo, lo scrittore interviene, esprimendo dubbi e paure circa lo stile usato nelle sue stesse pagine: un’operazione “fresca”, come a chiedere scusa se certe espressioni messe nero su bianco potessero offendere il lettore.

La novella di Hemingway è stata fortemente criticata da altri scrittori e considerata, di gran lunga, meno importante di The Sun Also Rises, pubblicata nello stesso anno. Dos Passos l’ha ritenuta divertente, ma non pensava potesse essere pubblicata, mentre Fitzgerald considerava il romanzo una meraviglia.

Il fatto che Hemingway sia riuscito a deridere altri autori e, allo stesso tempo, a creare un capolavoro in dieci giorni, è di per sé un’impresa. Al di là dei giudizi contrastati, il libro si propone di divertire. Effettivamente, lo fa.

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