Tennis e banane: un rito sensato?


Molto spesso i giocatori di tennis mangiano banane durante la pausa tra un game o un set e l’altro. Perché? Il primo a farlo fu Michael Chang, durante il leggendario match che disputò contro il numero 1 del mondo Ivan Lendl al Roland Garros del 1989. La partita si protrasse fino al quinto set, quando Chang fu assalito dai crampi e cominciò a divorare banane, una novità assoluta che irruppe nel mondo del tennis quel giorno.

Michael Chang, che comunque vinse, mangiò banane perché questi frutti secondo la spiegazione tradizionale sono un’importante fonte di sodio e di potassio. Soprattutto con le alte temperature, quando “si gioca duro”, il corpo perde molto più velocemente del normale molte sostanze nutritive che ha poi bisogno di recuperare se vuole mantenere delle buone prestazioni. L’equilibrio di sodio e potassio, quindi, sarebbe l’ideale sia per mantenere un corretto apporto di sangue ai muscoli sia per distribuire meglio l’energia a tutte le parti attive del corpo. In caso contrario, il giocatore che gioca a lungo e con alte temperature è a serio rischio di crampi e quindi compromette seriamente l’esito della partita.

Becky Stevenson, services manager della Lawn Tennis Association’s sports nutrition sostiene, come molti altri, che per ottenere energia dalla banana occorre che questa prima sia digerita. Mentre si sta giocando un match, il sangue dall’intestino va ai muscoli. Mangiare la banana significa quindi, innanzitutto, deviare il flusso del sangue verso lo stomaco, sottraendolo ai muscoli. Qualunque cibo in forma solida si assuma durante una partita, inoltre, non farà altro che depositarsi nello stomaco, senza nemmeno alzare il tasso di zuccheri nel sangue. Il miglior consiglio del manager è quello di assumere preferibilmente le sostanze nutritive in forma liquida, in modo che il processo di assimilazione sia più rapido.

Stevenson distrugge anche altre due leggende metropolitane a proposito dell’alimentazione del tennis, ovvero il fatto che una dieta priva di glutine aumenti le prestazioni e che sia bene mangiare solo proteico, ad esempio assumendo solo del sushi, quando invece i carboidrati sono fondamentali.

Al di là delle modalità di assunzione durante lo sforzo fisico,  una dieta in cui siano incluse le banane è davvero un ottimo modo per tenersi in salute tanto per un tennista o un’atleta in genere quanto per una persona normale. La fibra solubile delle banane, ovvero la pectina, contribuisce infatti ad abbassare i livelli di colesterolo nel sangue: è presente nella parte interna, carnosa del frutto e circa la metà della fibra presente nella banana è fibra solubile.

Queste sostanze, nel lungo periodo, riducono il rischio di malattie cardiache come l’arteriosclerosi e allontanano il rischio di diabete, in quanto la fibra della banana rallenta l’assorbimento dei carboidrati in modo che lo zucchero venga gradualmente rilasciato nel flusso sanguigno, mantenendo controllato il livello di glucosio. La banana favorisce inoltre la digestione: il passaggio del cibo attraverso il corpo è quindi accelerato e ciò impedisce alle sostanze nocive di danneggiare il colon, preventivandolo così dal cancro e dalla relativa condizione di diverticolite ed emorroidi.

Grazie alle sue proprietà nutritive ed energetiche la banana è particolarmente indicata per lo sportivo, che dovrebbe consumarla 40-50 minuti dopo l’attività fisica. La banana è ricca di sostanze vasoattive, di minerali e vitamine (PP, B2, B6 e il magnesio).

La soluzione migliore pare quindi mangiare la banana prima o dopo l’attività fisica, dato che durante l’incontro agonistico il corpo non riesce ad assimilarne le proprietà nutritive. Tennisti anche molto celebri come Rafael Nadal che mangiano banane nelle pause prevedono forse di sostenere un match lungo e impegnativo (e sperano così di riuscire a digerire la banana nel frattempo) oppure ripetono semplicemente un rito proprio della categoria, dal forte valore psicologico.

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  1. Le proprietà benefiche della banana | hitech-sport.com

    […] Una banana contiene circa 200 calorie, e grazie alle sue proprietà nutritive ed energetiche è spesso presente nelle diete di chi pratica sport. Per un corretto apporto nutrizionale l’ideale sarebbe mangiarla circa 20-30 minuti dopo lo sforzo fisico. Tuttavia ci sono numerosi sportivi che sono soliti mangiarla prima o anche durante l’attività sportiva (ad esempio nel tennis). […]

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