Europa


Ti sei ricordato il 25 marzo di festeggiare  i 55 anni dell’Unione Europea? Quanto spazio hanno dedicato i media a questa ricorrenza? Quante cose sono cambiate da quel giorno in cui a Roma fu ratificato il Trattato che costituisce l’Unione Europea? Cosa rimane oggi del sogno della Giovine Europa? Del sogno di Adenauer, di Spinelli e di De Gasperi, di Monnet, di Spaak e di Schuman? Troppe domande? Eppure bisogna continuare a porsele.

Dopo tutto questo tempo si può parlare di Identità Europea? Che fine ha fatto la Costituzione Europea? Tutti dovremmo sapere benissimo che dopo la bocciatura di FranciaPaesi Bassi del 2005, dopo due anni di riflessione e la Dichiarazione di Berlino, con il Trattato di Lisbona si sono mantenuti i tre documenti fondamentali, apportando le modifiche chieste a Roma nel 2004: stessa sostanza della Costituzione ma forma molto diversa.

Nonostante sessant’anni di trattati, sanzioni e finanziamenti, venticinque anni di progetto Erasmus, educazione nelle scuole –  l’Europa sembra fatta ma gli europei sono lungi dal sentirsi tali. I risultati dell’ultimo Eurobarometro  (dicembre 2011, pag. 46) segnala che in media il 55% dei cittadini dei 27 paesi membri tende a non fidarsi dell’Unione Europea, con un rialzo dell’8% rispetto all’anno precedente. Considerando che l’11% non ha una precisa opinione al riguardo, chi si fida è il 34%, un terzo degli europei.

L’Unione Europea è stata imposta dall’alto per oscuri motivi che ignoriamo? Oppure produce effetti positivi che non riusciamo a cogliere? Vincono la diffidenza fra cugini e il campanilismo, oppure vediamo Bruxelles come una delegittimazione dell’autorità nazionale? È meramente un accordo  commerciale o è veramente un essere  uniti nelle diversità, nella ricerca di una cultura che ci accomuna? La crisi ci ha resi più compatti o ha minato le fondamenta?

Qualcuno propone una tv europea, altri confidano in strumenti già esistenti come Eurodesk per sensibilizzare gli europei di domani. Chi ha partecipato al primo progetto Erasmus ha quasi cinquant’anni.  Mi auguro che il giorno in cui questa generazione ricoprirà il ruolo di classe dirigente, le percentuali di fiducia nell’Unione siano invertite, e magari nulle quelle degli ignavi.

2 Commenti

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  1. Manuel

    L’Unione Europea nacque nel 1992 con Maastricht,con il trattato di Roma è stata istituita la Comunità Economica Europea;certamente però l’istituzione della CEE costituì un passo importante per il processo di integrazione europea e per la nascita dell’UE!Per il resto non posso che essere d’accordo per quanto riguarda la speranza di una maggiore fiducia futura nell’UE,il che non vuol dire rinunciare alla propria identità nazionale come molti euroscettici vogliono farci credere,ma significa ottenere una maggiore credibilità,nuove opportunità e la possibilità di avere una voce nel contesto internazionale,al pari di nazioni quali Usa e Cina(senza dimenticare India Brasile e le “nuove” economie emergenti),poichè per un singolo stato europeo è difficile avere un peso politico\economico commisurabile a quello di tali potenze,impresa più facile grazie al processo d’integrazione Ue,per cui evviva l’Europa!=)

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