Stop alla maleducazione! Educhiamoci all’assertività


Molto spesso entriamo in contatto con persone che appaiono aggressive o inaffidabili. Saccenti. Invidiose. Taciturne. Lamentose…

Spesso e volentieri capita di dover parlare con dei veri maleducati, a cui spesso si avrebbe solo voglia di rispondere in malo modo. Certo, ognuno ha i propri problemi ma questo non significa andare in giro e rigettare sugli altri il proprio stress.

Molto spesso quindi queste tipologie di persone ci portano a chiudere relazioni. O ad interrompere le comunicazioni per evitare di arrabbiarci e rimanerci male ulteriormente.

È difficile avere a che fare con gli altri e sapere gestire i rapporti ma bisogna imparare a farlo.

Partiamo allora da noi stessi, educandoci all’assertività.

Lo stile di comunicazione assertiva è un percorso di libertà che si sceglie consapevolmente, che permette di abbandonare aggressività e passività.

Quello che richiede è prima di tutto la consapevolezza di se stessi, autostima e autonomia, poiché essere assertivi significa in primis dire: “Sì a noi stessi!”.

Solo dicendo “sì” a noi, possiamo dire “sì” anche agli altri, istaurando rapporti autentici e non simbiotici.

I 10 passi per raggiungere l’apice dell’assertività.

1-    Saper affermare se stessi, comunicare autenticamente le proprie opinioni e chiedere secondo le proprie aspettative e necessità:

essere liberamente se stessi con gli altri, questo significa che quando comunichiamo dobbiamo essere chiari e diretti. Esprimendo le proprie aspettative.

2-    Saper esprimere e condividere emozioni e sentimenti:

focalizzarsi  su quello che io sento e provo, esprimendolo con chiarezza , onestà e gentilezza. Senza proferire giudizi su quello che invece potrebbe pensare l’altro. In questo modo si dà prova della propria autenticità.

3- Saper dissentire, rifiutare e dire di no:

la persona assertiva è onesta e trasparente nel dichiarare cosa è disposta o non disposta a fare, tenendo conto dei propri limiti e priorità. Bisogna saper limitare i propri confini per tutelare e rispettare la propria identità.

4- Saper gestire i conflitti e saper negoziare

La persona assertiva sa trasformare un conflitto di relazione, ovvero un conflitto di posizioni senza scampo, in un conflitto di contrasto. Cioè un conflitto di idee, mirando a trovare un accordo di reciproca soddisfazione.

5- saper rischiare:

questo per esprimere se stessi raggiungendo nuove mete in base ai propri valori e motivazioni.

6- Saper criticare:

bisogna imparare a farlo costruttivamente, esprimendo critiche che cercano di migliorare l’interlocutore. Ovvero metterlo in una condizione di poter riflettere su se stesso, senza che si senta svalutato come persona.

7- saper ascoltare:

è importante imparare a cogliere anche i messaggi impliciti dell’altro, mantenendo la concentrazione su ciò che dice senza interromperlo.

8- saper rispondere alle critiche:

la persona assertiva non si sente svalutata se qualcuno le proferisce una critica, accetta la possibilità di sbagliare. Ma non accetta critiche offensive e ingiustificate.

9- saper offrire, chiedere, rifiutare apprezzamenti:

essere assertivi significa anche riconoscere i propri e altrui meriti, esprimendo e chiedendo in funzione di essi i legittimi apprezzamenti perché sa che lui stesso e ogni essere umano ne ha bisogno.

10- saper discernere, decidere e realizzare obiettivi concreti:

la persona assertiva infine realizza i propri desideri, anche se questi comportano difficoltà ed imprevisti o l’opposizione di altri.

Sarebbe bello diventare asserviti solo attraverso la lettura di questi passi. Purtroppo nemmeno lo studio può bastare. Solo la consapevolezza di poter migliorarsi giorno dopo giorno e la pratica, che deve essere in atto per tutta la vita, possono portarci a questo stato di benessere. Istaurando relazioni armoniose con gli altri  e con se stessi.

2 Commenti

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  1. matilde

    Quanto è difficile avere a che fare con questo tipo di persone…..cerco sempre di imparare, solo che in questo caso è più facile la teoria che la pratica

  2. Samanta Costantini

    La teoria è sempre più facile, concordo con te Matilde! Ma ti faccio una domanda che mia mamma fa sempre a me, in questi casi: “chi sta peggio lui o te?!. Le persone scontrose, cattive, maleducate stanno sempre peggio della persona calma e tranquilla.

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