2012: presagio o profezia che si autoadempie?


21 dicembre 2012. La fine del calendario Maya. La distruzione del nostro pianeta.
Si tratta di una delle tante bufale o di una verità cui non vogliamo credere?
Un’ipotesi scomoda. Una pulce nell’orecchio molto fastidiosa, il cui ronzio diventerà più seccante allo scoccare di questo capodanno.

Steve Alten, autore del romanzo “L’ultima profezia-2012 il testamento Maya”, parla di alcuni segni premonitori che provano l’inizio di una fine.

L’imminente crisi petrolifera, il disastro di New Orleans, gli uragani sempre più violenti, e l’attacco alle Torri Gemelle, che alcuni sedicenti veggenti dicono di aver profetizzato prima che si compisse.
Presagi che sembrerebbero condurre al termine sancito dal calendario Maya.

Va precisato che il calendario Maya usa tre diversi sistemi di datazione paralleli: il ciclo Tzolkin, religioso, lungo 260 giorni; il ciclo Haab, civile, di 365 giorni; infine il Lungo Computo. Quest’ultimo pone l’inizio dell’era Maya nel 13 agosto 3114 a.C. ed è costituito a sua volta da cicli, della durata di 5125 anni cadauno. Quindi il ciclo in corso si concluderà il 21 dicembre 2012. Così rivela la profezia Maya ritrovata a Tortuguero su una stele che riporta tale data. L’antico popolo mesoamericano sarebbe riuscito a elaborare profezie grazie alla convinzione che determinati periodi storici si ripetono ciclicamente con rapporti precisi.
Anche le profezie tibetane, giudeocristiane e indù sembrano coincidere con quella dei Maya. In particolare, il punto di contatto è uno: dal 2001 sarebbe iniziata un’escalation di sconvolgimenti che si concluderebbe nel 2012.

Ma cosa dovrebbe succedere esattamente?

Il 21 dicembre 2012 ci sarà il solstizio d’inverno. A questo punto, alcuni pensano che la Terra si possa fermare per 72 ore, a seguito delle quali il nostro pianeta riprenderebbe a ruotare in senso inverso, i poli magnetici si invertirebbero e l’alterazione provocherebbe cataclismi. Ma l’ipotesi è insostenibile.

Altri fanno riferimento al pianeta X, detto Nibiru, la cui orbita potrebbe avvicinarsi pericolosamente alla Terra nel dicembre 2012, portando catastrofi.

Inoltre, per il biennio 2012-2013 è previsto un picco di macchie solari, secondo l’ordinario ciclo di 11 anni. Pare che il conseguente aumento dell’attività solare possa costituire un pericolo, provocando problemi ai satelliti e, nella peggiore delle ipotesi, il completo blackout delle comunicazioni ad alta frequenza nelle regioni polari.

Senza dimenticare gli alieni: è possibile che vegano a farci un salutino!

Geoff Stray, autore di Beyond 2012, crede all’inizio di una nuova era, non a un’apocalisse. Secondo la sua previsione, l’anno prossimo sarà periodo di grandi rinnovamenti, soprattutto nel rapporto uomo-natura. Potremmo essere all’alba di un mondo migliore. Posizione accostabile al così detto “Balzo Quantico” di cui parlava Osho, mistico che aveva profetizzato la nascita della vera umanità a partire dal nuovo millennio. Un sorta di rinascita degli uomini risvegliati spiritualmente.

I sostenitori della bufala trovano un alleato in Margherita Hack. La grande astrofisica rassicura tutti, ricordando che tra 5 miliardi di anni il Sole collasserà, e con esso tutto il sistema che gli gravita attorno, compresa la Terra.
Fino ad allora si può stare tranquilli. Forse.
Perché già circolano voci su un pianetino che potrebbe collidere con la Terra nel 2036. Possibilità confermata dalla Hack stessa.
Ed ecco che la fine del mondo sarà slittata al 2036. Scommettiamo?

Quindi, cosa dobbiamo aspettarci dal prossimo inverno?
Resa ormai un evento mediatico, la fine del mondo non può che trasformarsi in una profezia che si autoadempie.
Una cosa è infatti sicura: «Se gli uomini definiscono certe situazioni come reali, esse sono reali nelle loro conseguenze».
Così recita il famoso teorema di Thomas.
In quale modo si autoavvererà, sarà tutto da scoprire.

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