L’uso di farmaci stupefacenti nelle terapie del dolore


Sono molte e diverse le opinioni legate all’uso e abuso di droghe e sostanze stupefacenti, in particolare in relazione all’utilizzo in campo medico per il trattamento di malati terminali e le terapie del dolore.

Gli stupefacenti e le sostanze psicotrope si attivano a livello del sistema nervoso centrale e hanno forti potenzialità nel determinare forme di dipendenza e di uso compulsivo di farmaci.
Tale attività sul sistema nervoso centrale si traduce in effetti farmaco-tossicologici anche molto diversi tra loro, ognuno specifico per la singola sostanza, pertanto vengono suddivisi in questi due grandi gruppi.
Tra gli stupefacenti si annoverano, ad esempio, morfina, eroina, cocaina, metadone e cannabis.
Tra le sostanze psicotrope invece troviamo amfetamine, ecstasy, LSD, ketamina,acido gamma-idrossibutirrico (GHB), benzodiazepine e barbiturici.

Con la Legge 8 febbraio 2001, n.12 Norme per agevolare l’impiego dei farmaci analgesici oppiacei nella terapia del dolore, sono state introdotte regole al fine di garantire un più efficace trattamento del dolore nei malati terminali o nei pazienti affetti da dolore severo cronico.

È ormai noto che la volontà delle istituzioni è quella di garantire un accesso più facile a tali farmaci al fine di curare il dolore in quei malati che non rispondono ai comuni trattamenti antalgici effettuati con i classici antinfiammatori. Questo perché la scienza medica considera il dolore come una patologia a sé stante, che deve essere curato in quanto tale, indipendentemente dalla eventuale malattia primaria che lo determina.

Tuttavia oggi in Italia è ancora difficile poter usare queste sostanze come palliativi del dolore.
Tra le cause che ne rendono difficile l’accesso vi è l’obbligo, previsto dal Testo unico degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope (DPR 309 del 1990 con ultimo aggiornamento il 15 marzo del 2006), di utilizzo di un ricettario speciale per la prescrizione di medicinali analgesici oppiacei per un gran numero di preparazioni medicinali contenenti antidolorifici.

Tutti gli stupefacenti e le sostanze psicotrope sono iscritti in due tabelle che vengono aggiornate ogni qualvolta si presenti la necessità come quando una nuova sostanza diventa oggetto di abuso o quando viene scoperto un nuovo farmaco ad azione stupefacente o psicotropa, oppure variarne la collocazione o di provvedere a una eventuale cancellazione. L’aggiornamento, quindi, non è periodico e l’ultimo risale al 31 marzo 2011.

Nel corso degli ultimi anni si stanno dunque registrando mutamenti in ambito legislativo e medico per facilitare l’accesso a questo tipo di cure, resta da lavorare in ambito culturale per migliorare, come nel resto d’Europa, le conoscenze in merito e per garantire l’accesso a questo tipo di cure alle persone che ne necessitano e ne vogliono usufruire.

+ There are no comments

Aggiungi