Nuovo Universo Dc: Batman #1


Il nuovo Dc Universe è arrivato anche in Italia. Sono usciti venerdì scorso i primi tre numeri numeri 1 del Dcnu, pubblicati nel nostro Paese da Rw Lion. Il reboot tricolore è cominciato con Flash, Lanterna Verde e soprattutto Batman: oggi vediamo nel dettaglio la prima uscita dedicata all’Uomo Pipistrello.

La testata italiana (prezzo di lancio 2,95 € con poster componibile in regalo) raccoglie i numeri 1 delle serie americane Batman, Detective Comics e Nightwing. Rw Lion si presenta bene ai propri lettori con un volume semplice ma ben curato dal punto di vista editoriale, con un ottimo rapporto qualità/prezzo e senza i temuti refusi cui l’editore precedente ci aveva tristemente abituati. Il contenitore, quindi, è decisamente buono. Ma il contenuto?

Il trucco del coltello (Knife trick, da Batman #1 del novembre 2011) è una storia che ha il difficile compito di introdurre i nuovi lettori senza annoiare i vecchi. Scott Snyder presenta il Cavaliere Oscuro con semplicità ed efficacia, sceneggiando una storia che passa agilmente dalla scazzottata in calzamaglia all’atmosfera hard boiled, dalla filantropia del ricco Bruce Wayne alle indagini hi-tech del suo alter ego mascherato. Da notare che mancano i riferimenti alle origini dell’eroe, uno degli aspetti che di solito caratterizzano ossessivamente le vicende di Batman.

L’atmosfera complessiva è interessante, anche se non sembra di avere tra le mani un numero 1: l’impressione è quella di una normale storia della serie regolare, una buona storia senza niente di eccezionale, come se ne leggono tante. Snyder merita credito per quanto ha già fatto vedere su Detective Comics prima del riavvio, e gli apprezzamenti entusiastici che arrivano da oltreoceano fanno ben sperare. Resta il fatto che riavviare la serie è stato probabilmente inutile dal punto di vista narrativo, dal momento che le soluzioni messe in campo dagli autori potevano essere proposte senza alcuna difficoltà mantenendo continuity e numerazione originarie.

Le stesso giudizio può essere espresso per i disegni di Greg Capullo. Bellissima la copertina, con atmosfere che ricordano vagamente Anno Uno (soprattutto dal punto di vista cromatico). Le tavole invece portano un po’ sull’altalena: riuscitissime quelle più oscure e d’azione, l’estremo dinamismo di Capullo si adatta meno a quelle più votate al dialogo. Lo stile un po’ cartoonesco con cui sono raffigurati alcuni volti, inoltre, non sempre si addice ai personaggi ritratti, senza contare che il ringiovanimento complessivo degli eroi imposto dalla casa editrice fa sembrare Dick Grayson e Tim Drake praticamente identici.

Il volume prosegue con la prima storia (senza titolo) del nuovo Detective Comics, scritta e disegnata da Tony Daniel. Dopo le indimenticabili tavole di Batman R.I.P., Daniel si è cimentato come autore completo a partire da Battle for the cowl. I lavori più recenti su Batman avevano fatto registrare una flessione – soprattutto nelle trame – ma questo nuovo episodio segna un ritorno ai momenti migliori del disegnatore-sceneggiatore di Manhattan. Un Bruce Wayne di fattezze milleriane (altro richiamo a Year One) fronteggia un Joker più astuto e perverso che mai, nella più classica delle trame batmaniane.

Stimolato dalla responsabilità del riavvio di Detective Comics, Daniel sembra dare il meglio di sé anche come sceneggiatore, allentando la densità degli eventi e diminuendo la frequenza delle scene d’azione, che in alcuni suoi precedenti lavori si susseguivano senza dare respiro al lettore. Ne esce una storia godibile, con ottimi disegni e colori spettacolari, che intriga e diverte. Anche qui, il reboot non si nota minimamente.

Chiude l’albo Benvenuti a Gotham. Il primo Robin, l’amatissimo Dick Grayson, torna a vestire i panni di Nightwing dopo aver indossato la maschera di Batman durante l’assenza di Bruce Wayne. La sfida di fare un “passo indietro” non era facile, per il personaggio come per l’autore Kyle Higgins. Entrambi se la cavano discretamente, senza stupire né sfigurare. La linea guida di un ri-ambientamento permea tutta la narrazione, con Dick impegnato a confrontarsi con il suo presente e il suo passato. Sorprendentemente, il tema delle origini è presente più qui che nelle storie con protagonista Batman. Le tavole di Eddy Barrows fanno la loro parte con puntualità, ben adattandosi alle atmosfere tratteggiate dallo sceneggiatore.

Viste nel dettaglio le tre storie, è il momento di un giudizio complessivo. L’albo è piacevole, tutti gli autori coinvolti sanno fare il loro lavoro e lo dimostrano ampiamente. Sicuramente si tratta di un volume che vale la pena comprare per soddisfare la propria curiosità e dare il proprio giudizio sul contenuto, visto anche il prezzo modico. C’è anche l’interesse di capire come si evolveranno le tre serie, i rapporti tra i personaggi e i loro ruoli, nelle trame intessute da Snyder e Daniel.

Resta un po’ di amarezza per un riavvio assolutamente superfluo, almeno per quanto riguarda Batman, se non per le esigenze più ampie della casa editrice. Il successo di vendite anche in Italia dà ragione alla Dc, senza per questo cancellare la sensazione di una scelta intrapresa per motivi esclusivamente economici, mentre sul piano narritivo per Batman tutto resta apparentemente com’era. Tant’è: non bisogna mai dimenticare che il fumetto seriale è un prodotto commerciale, e segue innanzitutto le logiche del mercato. Teniamoci stretto il Cavaliere Oscuro, che sopravvive fedele a sé stesso a tutti gli sconvolgimenti editoriali proprio in virtù del successo decretato dai suoi lettori. In bocca al lupo per i prossimi 70 anni, Batman!

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