In giro per il mondo a vedere The wizarding world of Harry Potter


Harry Potter Studios Orlando

Castello di Hogwarts, Harry Potter Universal Studios. Orlando, Florida.  (Credits: Giorgia Serra)

Leggo Harry Potter da quando è uscito in Italia. Era il 1998 e avevo 11 anni. L’età giusta per aspettare con trepidazione una lettera da Hogwarts che invece non è mai arrivata.

Aspettative: altissime. Delusione: tantissima.

Rassegnata all’idea di essere una semplice babbana con un orgoglioso animo da Serpeverde, passano gli anni e io mi appassiono sempre di più al maghetto con gli occhiali. Nuovi libri, poi il primo film, altri libri e altri film. Ricordo ancora le code agli eventi delle librerie a mezzanotte: aspettare il proprio turno insieme a bambini e genitori eccitati di avere finalmente tra le mani un nuovo pezzo di storia. La lettera di Hogwarts non era arrivata, ma grazie ai libri e ai film potevo far parte comunque di quel mondo.

Non potevo assaporare una burrobirra, ma potevo immaginarmi il sapore; non potevo entrare da Mielandia e assaggiare le gelatine Tutti i gusti+1, ma potevo sperare di non prenderne mai una al gusto caccole.

The wizarding world of Harry Potter

L’ultimo libro di Zia Jo esce in lingua originale a luglio del 2007. Grazie a – santo – Amazon riesco ad averlo e leggerlo con mesi di anticipo rispetto all’uscita italiana. Ma la nostalgia di veder chiudere un capitolo che mi aveva tenuto compagnia per quasi dieci anni era tanta, la tristezza di non averne potuto far parte anche.

I rumor di un eventuale parco a tema Harry Potter erano in circolazione già da anni, ma di vero c’era stato poco. Nel 2007 partono finalmente i lavori della nuova area degli Universal Studios di Orlando, in Florida. A giugno 2010 inaugurano The wizarding world of Harry Potter. Incredibile, ma vero: un vero parco a tema potteriano, una finestra su quel mondo magico tanto immaginato.

Andiamo in Florida!

Fortuna ha voluto che quell’anno avessi già in progetto un viaggio sulla East Coast degli Stati Uniti. Che, non vuoi inserirla una tappa a Orlando?

Così, il 4 agosto 2010 partivo per la prima volta per gli States, prima tappa del viaggio: Orlando, Universal Studios, Harry Potter! Dopo 11 ore di volo, sei ore di fuso orario e una fame bestiale atterro in uno dei posti più umidi del pianeta Terra, ma… ehi ragazzi, sono a Orlando! Dopo due giorni a Disneyland e una giornata a vedere animali marini a SeaWorld, arriva il momento. Temperature elevate, umidità pazzesca e ore interminabili non mi fanno perdere l’entusiasmo.

Naso all’insù, neve e burrobirra

Harry Potter Studios

Harry Potter Universal Studios. Orlando, Florida.  (Credits: Giorgia Serra)

Quando vedo per la prima volta la locomotiva dell’Hogwarts Express, quasi mi commuovo. Passo le ore a girare con il naso per aria e a infilarmi in tutti in negozi, come Harry la prima volta che va a Diagon Alley con Hagrid. La neve sui tetti stride un po’ con l’abbigliamento estivo dei visitatori e con il caldo torrido, ma è un dettaglio trascurabile. Compro gelatine Tutti i gusti+1, provo la divisa degli Slytherin (Serpeverde), spendo 18 dollari per una burrobirra piccola e il boccale ricordo. Burrobirra che ha un gusto terribilmente dolciastro e nauseabondo, ma che con determinazione finisco per avere la soddisfazione di averla finalmente assaggiata.

Affronto due ore di coda al negozio di Ollivander per “entrare e provare la bacchetta proprio come nel film”. In realtà, passo due ore sotto al sole cocente di agosto per entrare, accorgermi che attorno a me ci sono solo bambini sotto ai 10 anni (e io allora ne avevo 23…), imbarazzata faccio finta di nulla e mi defilo per andare a comprare la mia -prima- bacchetta in uno dei mille punti di vendita del parco.

Hello Kitty e Harry Potter

Harry Potter Studios Osaka

Castello di Hogwarts, Harry Potter Universal Studios. Osaka, Giappone. (Credits: Giorgia Serra)

Arriva il 2015 e si progetta un nuovo viaggio, questa volta in Giappone. Via di ricerche su Google e scopro che anche lì, dall’altra parte del mondo, ci sono gli Universal Studios e la parte tematica di Harry Potter. E chi sono io per negarmi una visita alla città (e un saltino agli Studios)?! Dopo cinque anni riesco a immergermi di nuovo nel mio mondo magico. È tutto praticamente identico alla Florida, fatto con lo stampino come i migliori brand. Le strade del Wizarding world di Osaka infatti sono le stesse degli Studios americani. Così come la strana sensazione di vedere la neve sui tetti ad agosto, anche qui infatti l’estate regala giorni bollenti. Anche se devo ammettere che le mascotte di Hello Kitty che girano per il parco, rendono l’ambiente potteriano un po’ irreale.

Harry Potter Studios Osaka

Diagon Alley, Harry Potter Universal Studios. Osaza, Giappone.  (Credits: Giorgia Serra)

 

Riprovo la burrobirra sperando in una folgorazione, ma ha lo stesso gusto dolciastro della versione americana. Compro altre due bacchette da Ollivander per ampliare la collezione. Faccio una scorpacciata di cioccorane e gelatine da Mielandia. Questa volta non mi lascio scappare la giostra all’interno del castello di Hogwarts, che faccio ben due volte. Per entrare nel castello hai infatti due opzioni: a piedi passeggiando per i corridoi del castello oppure sulla giostra vera e propria. Cosi, la prima volta mi godo tranquilla il giro per il castello, tra dormitori e studi dei professori. Mentre la seconda volta affronto con pazienza i 120 minuti di coda e il caldo umido per salire sull’attrazione vera e propria. Stesso giro, solamente ad alta velocità    . Passeggiare o volare a cavallo di una scopa su una giostra per quei corridoi è come tornare a casa.

E d’altra parte “Hogwarts will always be there to welcome you home”. 

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