Road to Scotland: viaggio in Scozia in 16 tappe (+2) – Day 15 Falkirk e Edimburgo
Falkirk e Edimburgo, Day 15 – Falkirk, Helix Park, Edimburgo (28 miglia, 50′)
La sveglia in questo venerdì a Falkirk porta con sé una velata malinconia che appartiene a tutti gli inizi di week-end, quando entusiasta dei giorni di riposo una remota parte della mente pensa già al ritorno al lavoro di lunedì. Prendiamo coscienza che la nostra splendida vacanza volge al termine, ma sappiamo bene che restano ancora splendide cose da vedere.
Partiamo con un momento di relax al parco The Helix, una enorme area verde presso Falkirk che contiene un lago con pedalò, un parco giochi, una zona umida dove osservare uccelli lacustri e le sensazionali statue dei Kelpies. Godendoci il sole e la tranquillità passiamo un’oretta prima al parco giochi Adventure Zone, attrezzato con scivoli, altalene e altri divertimenti molto ben tenuti. Mia figlia si svaga insieme ad altri bimbi scozzesi ed è davvero piacevole riposarci in quest’oasi di pace in riva al lago.
A metà mattina spostiamo l’auto per arrivare all’area dei Kelpies, le famose statue di Falkirk che raffigurano due teste di cavallo che emergono da un bacino lacustre artificiale. Il kelpie è uno spirito acquatico della tradizione celtica e scandinava, che vive nei fiumi e nei laghi e assume spesso la forma di cavallo. Con queste due statue lo scultore Andy Scott ha voluto omaggiare l’eredità storica che il cavallo ha da sempre avuto nella Scozia, legandolo con l’assoluta importanza dell’acqua come mezzo di spostamento sempre più importante dall’epoca pre-industriale in poi.
Le due sculture, alte 30 metri, sono realizzate con strutture interne in acciaio e rivestite da lastre in acciaio inossidabile. Le due teste sono rappresentate come appena emerse dall’acqua, in due pose di estrema potenza visiva. Presso le sculture, che sono una simbolica porta d’ingresso al parco The Helix e allo stesso tempo al canale navigabile che si innesta nel fiume Carron, è stato costruito un moderno centro visite. Si possono prenotare delle interessanti visite guidate all’interno delle sculture a diversi orari del giorno, ma in ogni caso il sito è stupendo anche dall’esterno ed è una tappa da non perdere se passate per Falkirk.
Dopo un breve pranzo al self-service del Kelpies Visitor Centre, saliamo in auto per arrivare finalmente al capoluogo della Scozia, la deliziosa città di Edimburgo. Prima di iniziare l’esplorazione del centro, sistemiamo i bagagli e parcheggiamo la macchina nei pressi del nostro pernottamento per le prossime due notti. Abbiamo prenotato un comodo appartamento tramite Airbnb in Nortumberland Street, nella parte nuova di Edimburgo: la struttura è pulita, con ampia sala, cucina, due camere da letto e due bagni.
Nel primo pomeriggio cominciamo la salita verso la città alta di Edimburgo, che si sviluppa attorno al famoso Royal Mile, la strada che corre da est a ovest e unisce il palazzo reale al castello. Una piccola meritata sosta da Starbucks per un caffè e percorriamo la ripida The Mound, a fianco della Scottish National Gallery, per raggiungere la grande spianata del castello.
L’Edinburgh Castle si staglia di fronte a noi al limite occidentale del Royal Mile e nella grande Esplanade si notano già gli spalti per gli spettacoli che si svolgeranno durante il Fringe, il festival culturale tra i più grandi e conosciuti del mondo. Passati controlli di sicurezza e il grande portale d’ingresso ci troviamo in una serie di fortificazioni terrazzate che ricordano lo Stirling Castle, ma in misura più imponente.
Dai primi passi si viene subito investiti dall’atmosfera solenne e militare del luogo, in cui sono esposti in vari punti dei terrazzamenti la Half Moon Battery, la Argyle Battery e la Mill’s Mount Battery. Sono tutte batterie di cannoni utilizzati in diversi periodi storici: la più famosa ogni giorno feriale, all’una in punto, fa esplodere una salva per battere l’ora esatta. Nella parte più occidentale del complesso si trovano vari palazzi settecenteschi che ospitano il National War Museum of Scotland, dedicato agli ultimi 400 anni di storia militare scozzese, mentre nella caserma che alloggiava la guarnigione del castello è esposta la mostra del Royal Scots Dragoon Guards Regiment.
Prima di salire alla Foog’s Gate che porta alla parte più elevata del complesso si possono osservare le difficili condizioni di vita all’interno delle prigioni militari in una mostra all’interno di volte e gallerie, con tanti di manichini, suoni e luci inquietanti. La parte superiore dell’Edinburgh Castle è anche la più antica e conserva la St. Margaret’s Chapel, una graziosa chiesetta probabilmente eretta da re David I in memoria della madre Margaret e risalente ai primi decenni del XII secolo. A fianco dell’edificio riposa il gigantesco Mons Meg, un cannone d’assedio cinquecentesco che poteva sparare un proiettile di oltre 250 kg a una distanza di circa 3 km.
La parte più emozionante dell’Edinburgh Castle è senz’altro la spianata più elevata, che ospita il Palazzo Reale, la Great Hall e lo Scottish National War Museum costruito per onorare i 150.000 scozzesi caduti durante la Prima Guerra Mondiale, al posto dell’antica chiesa del castello intitolata a St. Mary. Nel Palazzo, oltre agli appartamenti privati che conservano soffitti in legno e stuccati pregevoli, l’attrazione più gettonata è costituita dai Gioielli della Corona. Spada, scettro e corona sono realizzati in oro e tempestati di gemme preziose. La teca che contiene i gioielli ospita anche la Stone of Destiny, la leggendaria pietra sulla quale erano incoronati i re scozzesi fino al 1296. Se volete conoscere la sua storia leggete la parte delle Stranger Things.
Dopo aver passato circa 3 ore tra le mura del castello, usciamo sul Royal Mile, facciamo pochi passi ed entriamo nell’attrazione più weird di Edimburgo: la Camera Obscura & World of Illusions. L’attrazione, ospitata in un vecchio palazzo seicentesco, si sviluppa in verticale per diversi piani fino alla sommità in cui è appunto collocata una camera oscura che permette di osservare (o meglio, spiare) dal vivo le strade e le persone della città. I piani inferiori sono pieni di esposizioni, giochi, installazioni che riguardano i giochi di luce, le illusioni visive e altre stranezze, molto divertenti per qualsiasi età.
Scendendo per circa 5 minuti a piedi lungo Castlehill, la prima parte del Royal Mile, ammiriamo i vari edifici georgiani e vittoriani che ci circondano: questa enorme strada pedonale ha un effetto scenografico non indifferente. Arriviamo infine al luogo deputato per la cena: la Deacons Brodie’s Tavern, dove consumiamo un pasto onesto concluso da un pregevole Aberlour whisky invecchiato 12 anni. L’ultimo giorno di viaggio in Scozia incombe, meglio andare a letto presto per sfruttare ogni secondo rimasto.
PROSSIMO APPUNTAMENTO MERCOLEDI’ 25 SETTEMBRE CON LA SECONDA PARTE DI EDIMBURGO
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Other Tips (alternative di visita a Falkirk e Edimburgo)
- Callendar House: palazzo giacobita che pare abbia ospitato anche Bonnie Prince Charlie, oggi divenuto un interessante museo. Le guide in costume d’epoca vi mostreranno una stamperia, un laboratorio d’orologi, le cucine georgiane e un frammento del Vallo di Antonino nel parco.
- Falkirk Wheel: l’enorme ruota meccanica a propulsione idraulica è il primo “ascensore” per
barche rotante del mondo, inaugurato nel 2002. Permette alle imbarcazioni di superare un dislivello di 35 metri e unisce così due canali navigabili. Nel centro visitatori si può prenotare un giro in barca e provare l’emozione della ruota.
- Edinburgh Old Town Weaving Centre: appena oltre l’Esplanade del castello, è uno dei migliori luoghi dove acquistare tartan, kilt e altri accessori in tessuto, mentre i telai ai piani inferiori lavorano incessantemente.
- Witches’ Well: una piccola fontana in stile Art
Nouveau che commemora le circa 300 donne bruciate sul rogo nei pressi della spianata del castello fino al 1722.
- Scotch Whisky Heritage Centre: una delle migliori attrazioni in Scozia per scoprire il distillato più famoso della nazione, con tour all’interno di finte botti e audio anche in italiano.
- Milne’s Court, James Court, Makars’ Court, Brodie’s Close: sono alcuni dei cortili e vicoli strettissimi che si aprono ai lati di questa parte occidentale del Royal Mile. Sono luoghi angusti e poco
illuminati, ma decisamente affascinanti da esplorare.
- Gladstone’s Land: forse il più antico edificio del Royal Mile, risalente al 1617, visitabile dal piano terra alla Painted Chamber di effetto notevole.
- Writer’s Museum: una struttura che raccoglie manoscritti, ritratti, prime edizioni e cimeli personali dei tre grandi scrittori scozzesi Robert Burns, Walter Scott e Robert Louis Stevenson.
Eating & Spleeping
- Deacons Brodie’s Tavern: il luogo ha il vantaggio di essere in posizione ottimale sul Royal Mile, offrire pasti fino ad oltre le 20.00 e accettare senza problemi i bambini nella sala ristorante superiore.
Il cibo non è niente male, anche se abbiamo assaggiato di meglio: io scelgo un antipasto di salmone affumicato con panna acida e un ottimo trancio di salmone alla piastra, seguito dall’immancabile whisky, un Aberlour invecchiato 12 anni.
- Appartamento a Northumberland Street, prenotato con Airbnb: l’appartamento di Jack è situato nella parte nuova di Edimburgo, a circa 20 minuti a piedi dal Royal Mile. La posizione è in un quartiere tranquillo e silenziosissimo, con parcheggio privato e stanze ampie e pulite, comprendenti 2 camere da letto e due bagni, oltre alla sala e alla cucina. Il prezzo di 150£ a notte è molto vantaggioso rispetto ai costi alti del centro storico.
Books
-
The Battle of Falkirk 1298 di Andrew Fischer (The History Press Ltd): un libro specifico in inglese per conoscere nel dettaglio l’evento più importante verificatosi a Falkrik.
- Lo strano caso del Dottor Jekyll e del signor Hyde di Robert Louis Stevenson (BUR): leggete il famoso romanzo di Stevenson pensando agli stretti vicoli presso il Royal Mile e ricordando la storia del famigerato Deacon Brodie, al quale la storia di ispira (vedi la sezione Stranger Things).
- Trainspotting, Porno, Colla, Acid House, Il lercio sono alcuni dei romanzi più conosciuti di Irvine Welsh, irriverente autore originario di un sobborgo di Edimburgo che ambienta la maggior parte delle sue storie proprio nel capoluogo scozzese.
Kids
- L’Adventure Zone and Splash Play dell’Helix Park a Falkirk è un eccellente posto per far divertire i bambini, con giochi nuovi costruiti perlopiù in legno e singolari giochi acrobatici. Una alternativa stimolante a castelli e siti preistorici!
-
Quasi ogni cosa all’interno della sezione World of Illusion della Camera Obscura è a portata di bambino. Dai quadri con effetti ottici insoliti e tridimensionali, al labirinto di specchi, dal programma per invecchiare le foto personali agli specchi deformanti, ci sono tante attrazioni che coinvolgeranno i vostri piccoli. Consiglio comunque di iniziare la visita dalla camera oscura e poi scendere progressivamente.
Stranger Things
-
Se guardate in basso dagli spalti presso la St. Margaret’s Chapel potrete osservare un terrazzo che ospita un cimitero degli animali da compagnia dei soldati del castello, mantenuto in ottime condizioni.
- La storia della Stone of Destiny è avvolta dalla leggenda e dal mistero da parecchi anni. La pietra, chiamata anche Stone of Scone, dal luogo in cui era inizialmente custodita, sarebbe il leggendario “cuscino di Giacobbe”, sul quale il profeta sognò la scala di angeli che collegava la terra al cielo. Venne portata in Scozia da alcuni monaci irlandesi in un primo momento a Dunadd Fort, poi all’abbazia di Scone, dove i re di Dalriada venivano incoronati. Nel 1296 Edoardo I d’Inghilterra la rubò e la portò a Londra dove
rimase fino al 1966, quando fu restituita dal governo inglese alla Scozia. Secondo alcuni però, la pietra attualmente in mostra, un semplice masso senza decorazioni, sarebbe differente dall’originale che presentava appunto rilievi e sarebbe stata nascosta dai monaci di Scone in una stanza sotterranea, prima che il re inglese Edoardo la trafugasse.
- Cannonball House è un edificio prospiciente all’Esplanade del castello con una palla di cannone conficcata nel muro occidentale. La tradizione vuole che il proiettile sia il risultato di un lancio venuto male.
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Il Brodie’s Close e la Deacon Brodie’s Tavern prendono il nome dal diacono William Brodie, personaggio del XVIII secolo dalla doppia personalità, di giorno esempio di moralità, di notte scassinatore per finanziare i debiti contratti al gioco d’azzardo. Pare che fu lui a progettare la prima forca di Edimburgo e ad esserne la prima vittima. Robert Louis Stevenson si ispirò alla sua doppia vita per il suo Lo Strano caso del Dottor Jeckyll e Mister Hyde.
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