La donazione del sangue: dai batteri alla modifica dei gruppi sanguigni.


 

Globuli rossi

(Credits: foto di Vector8DIY da Pixabay)

Il 14 giugno è stata la giornata mondiale dedicata alla donazione del sangue. La difficoltà principale per la donazione del sangue, oltre la quantità per cui è necessario che molte persone si avvicinino alla donazione, è il match corretto dei gruppi sanguigni tra ricevente e donatore.

Siccome la fonte di conoscenza del corpo umano di noi Millennias è Siamo fatti così, avete presente i globuli rossi antropomorfizzati? C’era tutta a famigliola che passeggiava nelle nostre vene, trasportando i gas sulla loro schiena, e il globulo rosso anziano raccontava ai piccoli globulini diverse storie sul corpo umano. Il gruppo sanguigno viene determinato dalla presenza sui globuli rossi di un complesso molecolare, detto antigene, che possiamo immaginarci sul nostro globulo animato come… un taglio di capelli particolare. Ogni globulo rosso di una persona ha questa caratteristica e questi capelli (o assenza, nel caso del gruppo 0) determinano il tipo di gruppo sanguigno: A, B, AB, 0.

I gruppi sanguigni

Tutte le volte che una sostanza estranea entra nel nostro corpo, il sistema immunitario controlla gli antigeni esogeni. Se non riconosciuti, il sistema si attiva e vengono attaccati per essere distrutti. Questo vale anche nel caso delle trasfusioni di sangue. I globuli rossi donati avranno un taglio di capelli, e quindi un gruppo determinato, che potrebbe non combaciare con il gruppo sanguigno del donatore.

La somministrazione di un tipo di sangue sbagliato potrebbe causare gravi reazioni in un corpo già debilitato dalla scarsità di sangue al suo interno. In ospedale, ogni volta che si ha la necessità di effettuare una trasfusione ad una persona assistita, vengono eseguite diverse analisi ematiche che permettano il giusto riconoscimento del gruppo. Nelle urgenze, quando il tempo a disposizione è prezioso, viene invece somministrato il gruppo sanguigno 0, quello detto universale. Questo gruppo sanguigno ha la caratteristica di non presentare antigeni sui globuli rossi, e quindi può essere trasfuso anche ai gruppi A, B e AB.

Lo studio: dai batteri alla modifica dei gruppi sanguigni.

Proprio nei giorni scorsi è stata pubblicata un’importante scoperta in questo ambito. Un gruppo di ricercatori canadesi della British Columbia ha studiato a partire da batteri intestinali un complesso enzimatico che può convertire gli anticorpi presenti sulle cellule che caratterizzano i gruppi sanguigni, nel gruppo 0.

I batteri del microbioma intestinale riescono a muoversi e sopravvivere nel nostro intestino grazie a dei complessi enzimatici, tagliando le mucine, molecole che vengono secrete dal nostro intestino per proteggere il nostro stesso apparato digerente. Le mucine e gli antigeni dei gruppi sanguigni hanno caratteristiche simili, e gli enzimi prodotti dai batteri sono stati estrapolati ed utilizzati per provare a tagliare i complessi molecolari dei gruppi. È stato osservato dai ricercatori come molti dei globuli rossi avessero perso il loro tratto molecolare caratteristico del gruppo, trasformandolo da A a 0.

 Questa è una scoperta davvero importante perché in molti Stati le scorte di sangue donato sono carenti e la richiesta di sangue è sempre molto alta. Migliorata ed affinata, la conversione del gruppo da parte di questo complesso enzimatico permetterebbe di rendere fruibile a tutti il sangue indipendentemente dal gruppo sanguigno.

In occasione di questo articolo e di questa giornata, vi ricordo quanto sia importante la donazione del sangue da parte di tutte le persone sane. È un gesto di responsabilità collettiva che tutti possiamo fare. Con la donazione del sangue si salvano delle vite!

Qui il collegamento al sito dell’Avis per tutte le informazioni!

 

Fonti:

An enzymatic pathway in the human gut microbiome that converts A to universal O type blood. Peter Rahfeld, Lyann Sim, Haisle Moon, Iren Constantinescu, Connor Morgan-Lang, Steven J. Hallam, Jayachandran N. Kizhakkedathu & Stephen G. Withers. Nature Microbiology (2019)

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