Road to Euro 2016: primo passo d’un lungo cammino


Siamo agli sgoccioli, mancano appena un paio di settimane e ci tufferemo in Francia, ad Euro 2016.
Già da parecchi giorni aleggiano dubbi e preoccupazioni su quel che sarà la nostra Nazionale.
Antonio Conte – prossimo allenatore del Chelsea – nella giornata di domani (31 maggio) dovrà scegliere i  23 convocati (togliendone 7 degli attuali 30) che faranno parte della selezione azzurra.
Gran parte delle scelte, purtroppo, saranno dettate più da questioni fisiche che da questioni prettamente tattiche o di merito.
Come non mai infatti, l’Italia arriva ad una competizione acciaccata e con un numero esagerato di punti di domanda.
Con le pesantissime assenze di Marco Verratti (pubalgia) e Claudio Marchisio (frattura del legamento crociato) e con Thiago Motta, Riccardo Montolivo e Daniele De Rossi non al top chi prenderà le redini del centrocampo?
Insomma, non è successo tante volte, ma quest’anno l’Italia si appresta ad affrontare gli Europei non come una favorita ma quasi come una outsider. Potrebbe essere un vantaggio? Questo sarà tutto da vedere.

Per quanto riguarda quali saranno i convocati e quali invece gli esclusi ancora non ci è dato saperlo, ma il C.T. Antonio Conte – in questi ultimi giorni – ha fatto sapere di voler puntare sul “blocco Juve”, specialmente per il reparto difensivo.
Per il modulo adottato dal mister salentino, il suo classico 3-5-2, a far la guardia alla porta di Gianluigi Buffon, ci saranno al 100% la BBC bianconera: Barzagli, Bonucci e Chiellini. Come sostituti qualcuno tra Astori, Rugani e Ogbonna dovrà restare a casa.
Come esterni di centrocampo, Antonio Candreva e Matteo Darmian hanno il posto quasi assicurato, mentre Bernardeschi, El Shaarawy, De Sciglio e Zappacosta si giocheranno i posti da riserve.
In mezzo invece, come detto, è rebus: valutando le condizioni dei 3 sopraccitati, le alternative sono Florenzi (difficile pensare ad una sua esclusione), Jorginho, Bonaventura, Giaccherini (pupillo di Conte), Benassi, Parolo e Sturaro.
Per quanto riguarda il reparto offensivo, infine, l’unico dubbio è quello se mister Conte deciderà di portare 4 o 5 attaccanti: Pellé, Eder, Immobile, Zaza ed Insigne (con il Napoli non gioca in un attacco a due) sono quelli scelti nei 30.

In attesa che ogni dubbio venga sciolto nella giornata di domani, a Malta, l’Italia ha disputato il primo test amichevole del pre-Europeo.
L’avversaria di Buffon & Co. è stata la non irresistibile Scozia.
Tutto sommato la prestazione non è stata malaccio, anche se su alcuni aspetti ci sarebbe un po’ da discutere.
Il dato certo è che da qui a 15 giorni Antonio Conte dovrà essere bravo a far fare quel salto di qualità ai suoi ragazzi per affrontare l’Europeo in maniera più che dignitosa.
Arriva comunque una vittoria di misura per 1 a 0.
Il primo tempo non è stato dei più positivi, nonostante le due ghiotte occasioni di Giaccherini e Pellè.
Il centrocampista del Bologna è stato schierato interno di centrocampo assieme a De Rossi (che ha risposto più che bene ai dubbi sulla sua tenuta) e a Alessandro Florenzi, poi nella ripresa spostato sulla fascia.
Vicino all’attaccante del Southampton c’è quello dell’Inter Eder che non ha brillato.
Le migliori palle-gol le abbiamo viste sui cross di Candreva e sulle perfette verticalizzazioni di Leonardo Bonucci.

La ripresa è andata meglio ed è anche “condita” dal gol vittoria di Graziano Pellè: bellissima botta da fuori area che trafligge la porta scozzese.
Nei secondi 45′ arrivano anche i primi cambi: Insigne, entrato al posto di Eder, è sembrato un po’ spaesato e fuori dai giochi, mentre Jorginho ha sostituto in maniera più che mai convincente De Rossi.
Qualche scampolo di partita anche per Bernardeschi, Bonaventura, Parolo e Zaza – che ha mostrato ancora una volta la sua voglia e la sua cattiveria agonistica – al posto rispettivamente di Darmian, Giaccherini, Candreva (cambio che ha portato Florenzi in fascia) e Pellé.

La prima è andata, l’Italia non ha subito gol ma solo a tratti ha espresso un bel gioco.
Ora, in attesa dei fantomatici 23, bisogna allenarsi e vedere come cambierà la nostra Nazionale per la seconda e ultima amichevole (con la Finlandia) prima di volare in Francia.
In questi ultimi giorni si deve lavorare, lavorare e ancora lavorare sia dal punto di vista mentale che dal punto di vista tecnico, visto che soprattutto in quest’ultimo ci sono ancora parecchie lacune.
Ad Euro 2016, se mai l’Italia partirà sfavorita, solo sul campo avrà la possibilità di far cambiare idea.

+ Non ci sono commenti

Aggiungi