X edizione del Festival Internazionale del Giornalismo


Per il decimo anno consecutivo, il Festival Internazionale del Giornalismo (International Journalism Festival – Ijf16) è tornato a ripopolare la cittadina di Perugia di personaggi illustri del mondo del giornalismo e di icone formative nei media che hanno dato con i loro interventi di che discutere, interrogarci ed anche ridere.

Stessa città, stesse location suggestive, contenuti diversi.

Il fascino che questo festival riesce a suscitare ogni anno e la fortuna che riscuote derivano in una parte non trascurabile dalla scelta efficace di ambientare workshop ed incontri in sale prestigiose per la loro abituale funzione e per la loro bellezza, come il Teatro Morlacchi, o per la loro storia, come la Sala dei Notari nel Palazzo dei Priori, solamente per citare due esempi.

I contenuti sono rinnovati ed adattati secondo le tendenze e secondo la necessità di fare chiarezza su tematiche che meriterebbero uno spazio mediatico ed una visibilità maggiore. Si tenta quindi di dare voce a quel giornalismo costruttivo che solitamente sta in secondo piano perché non riesce a fare tanta audience quanto la cronaca, e lo si fa grazie all’incontro con alcuni dei personaggi di fama internazionale più autorevoli o con i protagonisti veri e propri di vicende o di iniziative per il progresso umanitario.

Un altro pregio del festival a cui è dovuta la grandissima affluenza di professionisti è l’organizzazione di workshop che offrono aggiornamenti sulle tecniche più moderne per fare comunicazione efficace, seria e consapevole e per dare consigli ed indicazioni nel campo dell’imprenditoria editoriale in generale.

Insomma, Perugia si è trasformata ancora una volta per cinque giorni in un vero e proprio parco giochi per gli esperti del mestiere ma anche per i profani all’arte del giornalismo, a causa della ricchezza infinita di spunti sull’attualità. Noi di Discorsivo abbiamo pensato di raccoglierne alcuni e condividerli con voi per darvi un assaggio dell’unicità e del merito dell’evento.

Dalle bufale in ambito medico alle imprese editoriali…passando per Lercio.

 ijf16

Il complesso statuario di Davide Dormino raffigura Edward Snowden, Julian Assange e Chelsea Manning, ospitato a Perugia durante il festival.

La giornata di venerdì 8 aprile, forse la più intensa, si è snodata attraverso panel informativi molto interessanti, di cui il primo visto riguardante la disinformazione in ambito medico ed il fenomeno pericoloso delle bufale, che è stato presentato come la conseguenza della difficoltà di comunicare la scienza esatta in una maniera che sia anche accattivante e, viceversa, della ritrosia degli esperti di rendere troppo popolare col rischio di banalizzarle delle conoscenze specialistiche complesse.
Si sono poi susseguiti due incontri di carattere internazionale: il primo ha presentato la collaborazione fra Change.org e il giornale The Guardian per combattere la pratica delle mutilazioni genitali femminili ed i risultati ottenuti nel Regno Unito, negli USA, in Kenya e in Gambia, insieme all’attivista Jaha Dukureh; il secondo è stato una discussione, al Teatro della Sapienza, sulla protezione delle fonti nell’era della sorveglianza di massa, che ha ripercorso il caso Snowden e lodato il ruolo di Wikileaks come unica organizzazione che ha cercato di sostenerlo nella fuga e di proteggerlo. L’incontro serale con parte della redazione di Lercio.it sulle bufale ed i cosiddetti “troll” è stata certamente più divertente ma non meno coinvolgente.

Sabato 9 si è aperto con l’intervento di Franca Leosini, conduttrice di Storie Maledette, che ha illustrato il suo metodo giornalistico, quell’approccio crudo ma onesto alla cronaca nera che fa del suo programma un cult televisivo da tempo. Nel pomeriggio tre donne di cui due (Liz Heron e Mitra Kalita) direttrici di testate giornalistiche importanti come l’Huffington Post e il Los Angeles Times, e la social media manager Madulikha Sikka hanno argomentato la naturalezza e la fattibilità di un’ esperienza ai vertici da donna e la necessità di un maggiore coinvolgimento delle minoranze negli ambienti giornalistici.

Nella mattinata di domenica 10 aprile, all’hotel San Gallo, il fondatore e direttore del sito Gli Stati Generali Jacopo Tondelli ha spiegato come costruire un’impresa editoriale digitale partendo da zero, dall’idea che dev’essere il più possibile definita e orientata allo scopo fino al piano economico, dettagliato e prudente per evitare brutte sorprese.
Nel pomeriggio l’hotel Brufani ha ospitato tra gli altri l’incontro dedicato all’accesso alle informazioni delle pubbliche amministrazioni, con il giornalista Guido Romeo e l’avvocato Ernesto Belisario che hanno presentato rispettivamente il progetto Diritto di sapere e le principali modalità di accesso ai dati della PA dopo una panoramica sulla normativa attuale, in attesa della riforma promessa dal governo.
A seguire, sempre al Brufani, la presentazione di assoluto interesse del libro Lo stato parallelo. Inchiesta sull’ENI (Chiarelettere), alla presenza dei due autori Giuseppe Oddo e Andrea Greco, che insieme a Gianni Dragoni e Andrea Purgatori hanno offerto una panoramica sul contenuto del volume raccontando le connessioni tra il colosso degli idrocarburi e alcuni tra gli episodi più oscuri della storia italiana (dalla P2 alle morti di Mattei e Pasolini, fino ai recenti casi P4, Shalabayeva e Regeni).

Per chi se li fosse persi, la registrazione video di tutti gli incontri è disponibile sul sito e sul canale YouTube del Festival.

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