Terry Pratchett e la Morte


Signori e Signore oggi celebriamo, ad un anno dalla sua scomparsa, la vita e le opere di uno dei maggiori autori della seconda metà del ‘900, Sir Terence David John Pratchett…e qui finisce anche la parte solenne dell’articolo, perchè non credo che l’avrebbe gradita molto!

Terry Pratchett è mancato esattamente un anno fa, lasciando milioni di lettori col cuore infranto e, fortunatamente, una montagna di libri con cui consolarci: parliamo infatti di più di 50 opere, la maggio parte delle quali ambientate in quell’amalgama di follia che è Mondo Disco.

Ora, se non avete mai aperto, nemmeno per sbaglio, un libro di Terry Pratchett, sappiate di essere tra i pochi ad avere questo record: questo simpatico signore del Buckinghamshire è stato infatti l’autore inglese più venduto degli anni ’90 e successivamente secondo solo ad un certa tizia che di nome fa JK Rowling; inoltre detiene anche il singolare record di “autore i cui libri vengono rubati più spesso nel Regno Unito

Il mio primo incontro col mondo creato da Sir Terry è stato fortuito, fortunato e magistralmente architettato da una saggia libraia che mi conosceva come le sue tasche: fu subito magia! Come non innamorarsi di un autore che sa scrivere un romanzo fantasy che fa ridere ed al tempo stesso non risparmia una (non tanto) velata satira politica?

Il Colore della Magia, The Color of Magic in edizione originale, è in effetti una critica ecologista nei confronti del pericolo rappresentato dalla presenza di centrali atomiche vicino a centri abitati, e  Pratchett era un esperto sull’argomento,  essendo stato per anni addetto stampa dell’agenzia nazionale inglese che monitora la produzione di energia elettrica sul territorio britannico.

Sì perché, prima che scrittore fantasy Sir Terry fu giornalista, astronomo e appassionato di fisica, tanto da arrivare a scrivere ben quattro trattati di fisica, La scienza di Mondo Disco,  a sei mani col matematico Ian Stewart e il biologo Jack Cohen: in questi libri sono i maghi dell’Università Invisibile a scoprire un pianeta rotondo che galleggia senza che nessuno lo sostenga e ne studiano affascinati i meccanismi, spiegando in maniera accattivante anche a noi poveri umani i misteri di questa strana palla azzurra.

La creazione più straordinaria di questo personaggio eclettico e geniale è senza dubbio Mondo Disco stesso: un pianeta piatto, sorretto da giganteschi elefanti in piedi sul guscio di una tartaruga mastodontica, la grande A’Tuin, che si aggira tranquilla per la galassia.discworld-14986

Mondo Disco è un posto in cui le regole della logica terrestre non hanno più alcun senso, in cui la magia è cosa di tutti i giorni e in cui ogni essere fantastico trova casa e rifugio; è anche luogo dove la corruzione, l’avidità e la grettezza umana rimangono assolutamente inalterate e anzi arrivano a livelli di grandezza quasi epici, dove se hai un aggancio o una botta di fortuna fai carriera e l’unica cosa che si pone tra te e la Morte è solo il desiderio di quest’ultima di andare in ferie, per un po’. Non vi dico la reazione della Gilda degli Assassini.

Terry Pratchett riesce a creare dei personaggi assolutamente realistici e reali che, posti in situazioni straordinarie, restano esattamente com’erano prima: normali. L’eroe bello e coraggioso, quando c’è, è  marginale e anche un po’ ottuso, mentre di solito la gente di buon senso risolve situazioni perigliose e le streghe sono un esercito di donne più o meno giovani determinate a far andare le cose a modo loro e terribilmente spaventose senza sforzo  magico alcuno, bensì utilizzando il potere incredibile della mentologia, ovvero semplice buonsenso ed un pizzico di psicologia.

La forza di un autore di questo calibro è la totale indifferenza nei confronti dei canoni di genere, dialoghi da ululare dal ridere e la più assoluta mancanza di un filo logico nella trama: cosa ci si può aspettare in un mondo dove l’acqua cade davvero a cascata giù per i confini del mondo e Morte cerca apprendisti?

discworld-wizardsTerry Pratchett prende le ormai consolidate certezze che abbiamo del genere fantasy, le accartoccia le lancia amorevolmente nel cestino della carta straccia: l’Università Invisibile è piena di pigri maghi cialtroni abituati al lusso che si fanno mettere i piedi  le zampe in testa dal bibliotecario, diventato un Orango in seguito ad uno sfortunato incidente, e che non ha nessuna intenzione di tornare umano, le povere Guardie della città di Ankh-Morpork gestiscono insieme ad una nobildonna decaduta un rifugio per poveri draghetti randagi e l’erede al trono di un regno dalle singolari similitudini con l’antico Egitto decide di unirsi alla Gilda degli Assassini.

Quello che veramente trovo straordinario è la capacità di riportare situazioni quotidiane e ribaltarle fino a farci riflettere sulle follie che ci accompagnano nella vita quotidiana; ed è così che la risata che accompagna la scena in cui un politico onesto viene additato e considerato “contro natura” scema alla realizzazione della verità contenuta nei dialoghi, rendendo la normalizzazione di fatti orribili un contrappunto efficacissimo nel sottolineare la capacità del genere umano di adattarsi anche ad azioni e situazioni effettivamente immorali e malvagie senza battere ciglio.

Il Tristo MietitoreIl personaggio forse più riuscite dell’intera saga è la personificazione di Morte che, andando avanti nei romanzi, sviluppa sempre di più una personalità propria dotata anche uno strano sense of humor; il personaggio di Morte appare in quasi tutti i libri di Mondo Disco, immediatamente riconoscibile dai dialoghi scritti in MAIUSCOLO, e affascina il lettore con i suoi goffi tentativi di comprendere le motivazioni che muovono le azioni umane, l’amore per i gatti ed il curry e la sua più che singolare famiglia, creando uno dei nuclei centrali della narrativa di Mondo Disco, tanto che l’assistente di Sir Terry fa annunciare proprio all’amatissimo personaggio la morte dell’autore via Twitter con queste parole:

“AT LAST, SIR TERRY, WE MUST WALK TOGETHER.”

Terry took Death’s arm and followed him through the doors and on to the black desert under the endless night.

The End.

“INFINE, SIR TERRY, DOBBIAMO INCAMMINARCI INSIEME.”

Terry prese il braccio di Morte e lo seguì attraverso le porte fino al deserto nero sotto la notte eterna.

Fine.

Addirittura il motto delle sue Armi da Baronetto è “Noli Timere Messorem” ovvero “Non temere il Mietitore”.

Non si può inoltre non menzionare un’opera come Buona Apocalisse a tutti!, scritta a quattro mani con quel mito assoluto della letteratura e del fumetto d’autore che è Neil Gaiman (se non sapete chi è andatevi a leggere l’ottimo articolo del mio collega Luca Rasponi) dove un angelo ed un diavolo cercano di impedire l’arrivo dell’Apocalisse sulla Terra perchè, in fondo, loro qui ci stanno bene! Il romanzo è un insieme esilarante di citazioni, riferimenti religiosi e parodie, evidenziando magistralmente la cultura variegata e le menti vivaci dei due autori.

Terry Pratchett fu anche uno dei primi autori ad avvicinarsi al proprio pubblico tramite mezzi di comunicazione informatici, fin dai primi anni ’90 fino all’indirizzo Twitter ed alla partecipazione al blog del suo Fan Club ufficiale; effettivamente alcuni dei suoi primissimi romanzi sono a caratterizzazione fantascientifica (The Dark side of the sun e Strata), sempre a testimoniare il suo spiccato interesse in tutto ciò che è scienza e ricerca.

Voglio quindi salutare così un uomo che, tra tutte le doti in suo possesso, ne aveva una semplice e potentissima: sapeva, e sa ancora, farci ridere.

Buon Viaggio, Sir Terry.

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