La classe operaia va in paradiso


Per ingannare l’attesa della ripresa del nostro amato campionato di Serie A, noi della redazione di “un calcio al campionato” abbiamo deciso di parlarvi della squadra rivelazione del campionato di Serie B: il Crotone.
Dopo una stagione 2014-15 passata a combattere per non entrare nello spareggio play-out sotto la guida tecnica di mister Drago – crotonese, dunque uno che della città e dell’ambiente se ne intende – l’anno corrente pareva essere impostato – più o meno – sullo stesso livello.

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Nella sessione di calciomercato estiva la società ha però deciso di cambiare il manico del gruppo – Drago ora si siede sulla panchina del Cesena – portando a Crotone Ivan Juric – dal 2001 al 2006 giocatore della squadra calabrese.
Il tecnico croato, seppur senza tanta esperienza, è uno che di situazioni difficili ne ha vissute: come quella che l’ha visto protagonista nella sua prima esperienza di capo allenatore di una prima squadra, l’anno scorso in Lega Pro alla guida tecnica del Mantova.
I lombardi infatti hanno dovuto far fronte ad una situazione societaria e finanziaria da far venire i brividi, ma Juric è riuscito a non far distrarre i suoi giocatore bensì a farli rendere al meglio e ad ottenere la salvezza.

Dopo i primi dubbi sulle capacità da allenatore dell’ex centrocampista crotonese e la pesante sconfitta nella gara di apertura contro il Cagliari per 4 a 0 al Sant’Elia – oserei dire match difficilissimo da portare a casa per una squadra in costruzione – arrivano una serie di risultati utili che fanno cambiare idea a tutti i tifosi calabresi. 
Alla fine del girone di andata il Crotone vanta di 13 vittorie, 2 sconfitte e 6 pareggi.
L’altra sconfitta è stata contro il Pescara – 4 a 1 allo stadio Adriatico – e i pareggi con Perugia, Vicenza, Brescia, Virtus Lanciano, Latina e Trapani.
Le uniche due sconfitte – nessuno l’avrebbe detto alla 21esima di campionato – sono state contro le due squadre con il maggior tasso tecnico della Serie B: se prendiamo la valutazione dei singoli giocatori di Cagliari e Pescara abbiamo una somma finale di svariati milioni di euro.

Il Crotone con l’aiuto di mister Juric, è migliorato in tutti i suoi reparti e la qualità dei giocatori – seppur molti di essi non erano considerati delle gemme ad inizio campionato – cresce di settimana in settimana: questo netto miglioramento è attestato non solo dal secondo posto in classifica, sotto solo di un punto dalla corazzata cagliaritana, ma anche dalla solidità difensiva (16 gol subiti, seconda miglior difesa della Serie B) e dalla prolificità offensiva (34 gol segnati, secondo migliore attacco della serie cadetta).

La società crotonese, se si scava un po’ più a fondo, non ha scelto come nuovo mister Juric a caso sperando in un colpo di fortuna: come detto prima il croato, da capo allenatore ha nel curriculum solo l’esperienza a Mantova, ma in precedenza – a parte i due anni da vice a Palermo – ha vissuto con i ragazzi dei settori giovanili di Genoa e Inter.
Dunque il Crotone, squadra giovanissima (l’età media è di 24,5 anni, dopo Livorno e Ternana i più giovani), è in mano a uno che con i giovani ci sa lavorare ed eccome.

L’acquisto – o meglio il prestito – che ha fatto fare maggiormente il salto di qualità alla squadra calabrese è Ante Budimir, attaccante croato di proprietà del St. Pauli.
9 gol in 21 presenze in Serie B per il classe ’91 che è soprannominato dai supporters crotonesi come “il cigno di Zenica” dopo il gol segnato al Milan a San Siro nel match valevole per il sedicesimo di finale di Coppa Italia.
Un’altra intuizione tecnica è l’attaccante esterno/trequartista classe ’94 Federico Ricci in prestito dalla Roma. Per lui 6 gol e 3 assist in 17 apparizioni in Serie B. Ricci è un perno di questa squadra e la sua presenza è di fondamentale importanza.
A completare il reparto offensivo c’è Stoian – rumeno dalle ottime qualità – o Raffaele Palladino – attaccante di esperienza e qualità.
Balasa (1995) e Bruno Martella (1992) giovani con le gambe per spingere sulle fasce mentre in mezzo Capezzi (1995) e Salzano (1991) offrono un’ottima solidità alla squadra.
Il reparto difensivo è composto – oltre che dal brasiliano capitano d’esperienza Claiton Machado – da Ferrari (1992) ed da Eloge (1996 di proprietà interista). L’estremo difensore è Alex Cordaz, 32enne di proprietà del Parma.
A disposizione per mister Juric ci sono tanti altri giovani, ma anche calciatori un po’ più esperti, ma dalle qualità conosciute: Paro, Torromino, De Giorgio, Zampano e Modesto.

Non ci resta che attendere la seconda parte di stagione, sarà un girone di ritorno davvero emozionante e siamo un po’ tutti curiosi di vedere se il Crotone riuscirà a confermarsi e ad approdare ad una storica promozione nella classe regina.
Lo stadio Ezio Scida è sempre molto caldo, figuriamoci se l’anno prossimo dovessimo vedere il Crotone in Serie A.
Questo è solo un motivo in più per simpatizzare per la squadra calabrese da qui fino alla fine del campionato. La situazione dei rossoblù si descrive perfettamente nell’espressione “la classe operaia va in paradiso” anche se sarebbe meglio dire: la classe operaia sta per andare in paradiso!

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