Negli anni d’oro


“Nothing’s gonna touch you in these golden years”

David Bowie.

Davide è un mio giovanissimo collega di lavoro, sedici anni appena compiuti con l’acne ancora padrone del suo volto e appena uno spruzzo di barba sul mento. Una mattina, nel corso di una discussione sulla vita notturna romagnola, si lascia prendere dallo sconforto e inizia a sospirare con aria nostalgica.

Negli anni d’oro, sì che facevamo casino.

Io e il mio titolare lo guardiamo per vedere se ci sta prendendo in giro, ma Davide è serissimo e un’ombra di malinconia è ben visibile tra un bubbone rosso e l’altro.

A quei tempi si stava bene, eh sì. – aggiunge, prima di tornare a controllare le notifiche di Facebook sull’Iphone.

Quante volte avete sentito parlare di anni d’oro? Da Ovidio in poi, passando per Leopardi e i colleghi pessimisti, l’oro, il metallo per eccellenza, viene usato per indicare periodi di tempo con due caratteristiche ben definite:

-sono invariabilmente passati.

-si stava (molto) meglio di adesso.

Conseguenza inevitabile di queste due condizioni è che gli anni d’oro non torneranno più, perciò il loro ricordo genera malinconia, dolce, struggente, amara, a volta disperante malinconia. Sono convinto che ci sia persino chi, già da ora, pensa al berlusconismo del decennio scorso come anni d’oro, con la nostalgia per il passato che interviene per rivestire quei momenti bui (o quanto meno dubbi, non certo di benessere) di una spessa e subdola patina di romanticismo. Queste le domande, un filo inquisitorie, che potreste sentirvi rivolgere da chi sta già sperimentando questa presa di coscienza:

  1. In fondo, non siamo ancora qui?

  2. Siamo stati davvero così male in quegli anni?

  3. Non stiamo forse peggio ora?

    (Risposte: S – N – S)

Gli anni d’oro non si ripeteranno mai più, ma consolatevi: se vivete in fretta i giorni attuali, tra un pò di tempo saranno questi ultimi a diventare i vostri golden years, certo, e la frenesia per il futuro diventerà magicamente – puff! – ricordo romantico e un pò languido del tempo passato. E il presente sarà solo un inevitabile momento di passaggio tra il periodo aureo che non vedete l’ora di ricordare e i futuri (passati) anni d’oro che saranno.

Buona fortuna.

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