Sanremo, il festival dell’elezione italiana


Quante polemiche nel periodo del Festival di Sanremo!

Molti lo hanno definito come il “Festival dell’unità” piuttosto che della canzone italiana. Mai scelta fu più studiata di quella che ha posto come conduttrice Luciana Littizzetto in un periodo di elezioni (e, conseguentemente, di par condicio)!

La politica sta diventando una vera e propria barzelletta: gli stessi candidati premier, nelle loro conferenze stampa, sembra che facciano a gara per vedere chi le spara più grosse, inoltre lo humor italiano si sta spostando interamente su ciò che accade dentro il parlamento,a nostra insaputa. E mi chiedo: quale fiducia potremmo mai dare ai politici se ridiamo di loro ancor prima che qualcuno prenda le redini del governo?

Che poi, si fa per dire. Più che “ridere”, c’è da mettersi le mani nei capelli…

La maggior parte della popolazione dichiara di non sentirsi rappresentata.

Ma non erano i coloni inglesi, negli States, che reclamavano i propri diritti pronunciando il motto No taxation without representation (niente tasse senza una rappresentanza politica)?

Quindi non dovremmo pagare le tasse! E infatti il Berlu nazionale sbandiera il suo programma toglieròl’imusullaprimacasa. Però del fatto che vogliono portare l’IVA al 23% quasi nessuno ne parla, il che è davvero grave, specie per i piccoli imprenditori che si trovano a dover dare su due piedi quasi un quarto delle proprie entrate allo Stato.

E allora, che fare? Come scegliere il giusto Presidente del Consiglio?

Sentiamo il parere di uno che di politica se ne intende davvero, i.e. il responsabile della Seconda Cancelleria di Firenze, Niccolò Machiavelli:

Dovete adunque sapere come sono dua generazione [modi] di combattere: l’uno con le leggi, l’altro, con la forza: quel primo è proprio dello uomo, quel secondo delle bestie: ma perché el primo molte volte non basta, conviene ricorrere al secondo. Per tanto a uno principe è necessario sapere bene usare la bestia e lo uomo. […] Sendo adunque uno principe necessitato sapere bene usare la bestia, debbe di quelle pigliare la golpe et il lione; perché il lione non si defende da’ lacci, la golpe non si defende da’ lupi. Bisogna adunque essere golpe a conoscere e’ lacci, e lione a sbigottire e’ lupi. Coloro che stanno semplicemente in sul lione, non se ne intendano.

Facile, no?

(E per chi ancora non avesse le idee chiare, corra subito ai ripari con il classicamente moderno manuale alla scelta del Principea cura di Maurizio Viroli).

Che fine hanno fatto le persone con la voglia di lottare? principe

 

Dove sono  coloro per i quali raccontare una balla a milioni di persone è considerata un’azione riprovevole?

E ancora dove troveremo le risposte a tutte queste domande?

Appuntamento alla prossima puntata, il 23 e 24 febbraio, solo su questa rete… Non perdete il notiziario delle 20.00!

 

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