Il Rock è Tratto #16 (1/2)


«Ok ragazzi, facciamo un esperimento»

Il professore è davanti alla cattedra nel laboratorio più grande dell’istituto, e gli alunni sono divisi in gruppi, ciascuno attorno a un tavolo.

«Prendete 9 band emergenti, provenienti da diverse parti d’Italia»

«Quali band prof?» chiede Ponzi impaziente.

«Ragazzi, ancora non avete capito?» dice il professore, alzando il tono di voce «quante volte ve lo devo dire che le domande si fanno alla fine? Ora ascoltate tutte le istruzioni senza interrompere, per cortesia»

I ragazzi bisbigliano qualcosa tra loro, poi ritornano attenti.

«Stavo dicendo…  prendete queste band, che io e Mario (il tecnico di laboratorio) abbiamo già provveduto a dividere in 3 gruppi da 3. Poi mettete ciascun terzetto in un contenitore diverso. Una volta fatto questo primo passaggio, si passa alla seconda fase. Dovete preparare una mistura che contenga questi ingredienti, che trovate già sui vostri tavoli di lavoro: una giuria di 5 persone, un giovane e simpatico presentatore, un fonico, un fotografo e uno che spini la birra»

«E cosa ne facciamo di questa mistura poi?» domanda incuriosito il solito Ponzi.

«La dividete in 3 parti uguali e ne mettete una parte in ogni contenitore. Ma non tutte contemporaneamente. Prima nel primo contenitore, poi nel secondo, infine nel terzo. Dovete rispettare questi tempi, perché negli intervalli vanno fatte le osservazioni necessarie per stilare la relazione. Tra l’altro, ragazzi, è l’ultima dell’anno scolastico, perciò vedete di impegnarvi!»

Gli studenti guardano in basso il nulla.

«Bene, detto questo, le band che dovete prendere sono…»

«Ma prof, guardi che questo esperimento lo abbiamo già fatto!» lo ferma Casarini in prima fila, quasi illuminato.

«No, ti sbagli…» lo assicura il prof.

«Ma sono sicuro! È la sedicesima volta! Non l’abbiamo sempre chiamato “Il rock è tratto”?»

«Oh sì, infatti» dice il prof sorridendo, mentre si sposta verso la lavagna. Nel rumoreggiare generale, prende un gesso nuovo, lo spezza a metà e scrive in stampatello maiuscolo sulla lastra di ardesia “IL ROCK È TRATTO #16”. «Nell’intestazione della relazione che mi dovrete consegnare il 24 giugno scrivete questo» indicando la scritta appena fatta sulla lavagna.

E sempre nascondendo quel sorrisetto, riprende «e tu, Casarini… sta più attento. Questo è uno dei tanti esperimenti della serie, perché ogni volta c’è un elemento nuovo o qualche variabile che cambia, e che certamente influenza l’esito dell’osservazione. Vi sembra che vi abbia mai chiesto di prendere le band e di separarle in 3 gruppi e metterli ciascuno in un contenitore diverso? Certo che no!»

Gli studenti annuiscono. Anche Casarini, che durante l’ultimo esperimento è stato assente, ma si è fatto passare gli appunti. E comunque sa bene che le band erano sempre state messe nello stesso contenitore (Piazza Borghesi) quasi contemporaneamente (le due sere precedenti il grande concerto gratuito in piazza).

«Questa volta è diverso, ci vuole un po’ più di tempo, perciò…» continua il professore, mettendosi gli occhiali sul naso e impiegando qualche secondo a mettere a fuoco il foglio che sta stringendo in mano «…queste le prime 3 band: ED, CAFFÈ DEI TRENI PERSI, THE TOCSINS»

«No prof. Veramente?» dice Lombardi con gli occhi fuori dalle orbite.

«”Veramente” cosa?!» ribatte il prof.

«The Tocsins… veramente?!»

«Sì…»

«Quelli che hanno suonato il 9 giugno all’Heineken Jammin’ Festival, lo stesso giorno dei Coldplay? Gli stessi che parteciperanno al Sammaurock 2011? Quelli che sono stati scartati dalla programmazione di Virgin Radio perché troppo alternativi?»

«Sì, proprio loro» e seccato distoglie lo sguardo da Lombardi «Andiamo avanti. Questi 3 li mettete  nel contenitore che ha su l’etichetta “Bar 5 sensi”»

«Eh no prof! Mi rifiuto di fare l’esperimento» si impone lo studente Lince, dal terzo tavolo.

«Cosa?! Proprio tu che rischi di essere rimandato a settembre nella mia materia?»

«Ma prof, che risultati potremmo mai ottenere mettendo giovani e talentuose band emergenti al Bar 5 Sensi sulla via Emilia Est, di fuori, il 6 di maggio, con un freddo becco e ancora troppo lontani da metà giugno perché ai meno attenti possa venire in mente che forse si sta svolgendo il Rock è Tratto? »

«Cosa ti fa essere così sicuro? Dai, fai questo esperimento come tutti gli altri, poi ne riparliamo con i risultati sotto le lenti del microscopio. Se poi risulterà che hai ragione, il mio 6 in pagella è assicurato»

«Ok prof» risponde Lince un po’ sconsolato.

«Bene, ora aggiungete la mistura di giuria, presentatore e quant’altro nel contenitore»

Drin! Campanella.

«Bene ragazzi, la prossima volta osserviamo i risultati!»

Dalla discussione in classe sui primi risultati, emergono già cose interessanti.
La poltiglia del Bar 5 Sensi fa affiorare in modo prorompente i Tocsins, che con la loro dose di vitalità e l’attitudine vincente hanno scaldato l’aria fredda della prima serata. Che la pronuncia inglese nei cori sia totalmente sbagliata e che questo infastidisca il cantante perfezionista non si percepisce affatto, anzi… la resa è ottima, divertente e d’impatto, tanto da far passare come ricercate alcune rifiniture nei cori o nella chitarra principale che il più delle volte non lo sono. Almeno nelle intenzioni della band.

Peccato per Ed. Il ragazzo di Modena nasce artisticamente come solista, ma si presenta con un bassista e un batterista con i quali forse suona da troppo poco.
Troppo poco
perché lo stile ben definito e personale che lo caratterizza non sbiadisca.
In questi casi, le svariate imprecisioni vocali non pesano più di tanto.
E poi ci stanno, ogni tanto.

Drin!

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3 Comments

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  1. Ilaria Virgili

    Ciao Luca!
    Per me è stato un piacere parlare della manifestazione: mi sono divertita a partecipare e a scriverne poi.
    Vi cito anche nella parte 2/2 dell’articolo =)
    Grandi voi, e grazie!

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